In uno dei nove mondi, Midgard, comunemente conosciuto come
pianeta Terra, gli umani vivono sereni, ignari dell’esistenza degli altri otto
regni. La venerazione degli dei viene riservata solo a persone speciali,
creature mistiche che da secoli hanno messo le radici sul pianeta. Una realtà
parallela a quella degli umani, creata dal Concilio Nascosto e tenuta sotto
stretta sorveglianza dagli Inquisitori della Luna. Tra queste creature, una in
particolare rende instabile l’equilibrio tanto bramato: i lupi mannari. Esseri
generati da conflitti tra gli dei e segnati da una maledizione.
Amelia, una ragazza fredda e schiva, ha sempre vissuto in
una bolla di bugie e segreti, con un senso di irrequietezza che le lacera
l’anima giorno dopo giorno.
Tra amori, scoperte e intrighi, Amelia si ritroverà a fare i
conti con un passato che non credeva di avere, con un futuro che non pensava di
dover affrontare, intrecciati in un unico destino.
"...e di te, Fenrir, non vi sarà più traccia. Non si parlerà più del grande Lupo Nero che ha ingannato la dea. Non sarai presente in nessun pensiero o goccia di sangue che scorra in vena alcuna."
RECENSIONE
Buongiorno lettori e buona Domenica a tutti!
Di solito nel weekend non pubblico MAI, ma questa settimana ho saltato parecchi post e avevo una recensione a cui tenevo da portare quindi...eccoci qui!
Oggi, in questa giornata freddina ma soleggiata, sono qui con la mia tazza di tea al limone per parlarvi di uno urban fantasy di una scrittrice emergente a cui, l'Estate scorsa, ho avuto il piacere di fare da beta reader appunto per la storia in questione, che si intitola The last moon - La maledizione dei Lupi Neri, scritto dalla mia carissima Chiara Lotti.
Quando Chiara mi ha proposto di fare da beta reader per il suo fantasy mi sono sentita come quando si sale all'ultimo piano di un edificio altissimo e si guarda giù, un piede sul cornicione e l'altro sospeso nel vuoto: super emozionata ma al contempo ebbra di sensazioni contrastanti.
Era la prima volta che mi approcciavo al "betaggio" se vogliamo chiamarlo così, ma devo ammettere che è stata un'esperienza davvero molto "piena" ed oltre a recuperare chili su chili perché ovviamente vuoi non mangiare finché leggi e tenti di correggere qualche errorino qui e là (come si fa a ragionare a stomaco vuoto?), sono stata praticamente la protagonista della nascita e della crescita di questo bel libricino che è un po' come un nipotino neonato al quale prestare continuamente attenzioni.
Ma bando alle ciance e parliamo di The last moon!
Mettetevi comodi con una bella tazza di tisana o cioccolata calda e iniziamo!
Partiamo innanzitutto dalla grafica pazzesca e dettagliata che troviamo subito d'impatto con la copertina sui toni del nero e del verde scuro, con un lupo tribale quasi d'argento che spicca al centro, gli occhi rossi che brillano come preziosi rubini.
Se ci addentriamo all'interno del libro troveremo sicuramente una costellazione di illustrazioni e disegni minuziosi che arricchiscono i titoli di ogni capitolo, nonché anche un taccuino finale in cui sono raccolte nozioni ed informazioni su erbe, piante e cristalli che troviamo nel corso della lettura!
Quindi sicuramente il lato estetico in questo caso fa la sua parte!
Passiamo ora al contenuto.
Se mi conoscete un po', sapete che il fantasy è il mio genere prediletto, meglio ancora se urban, meglio ancora se condito da vecchie leggende e profezie, creature soprannaturali e cenni sulle varie mitologie, in questo caso quella di stampo norreno!
Se parliamo dell'ambientazione e del worlbuilding, posso sostenere che le descrizioni mancano leggermente di dettagli ed in alcuni punti sono un po' scarne, ma ovviamente essendo un esordio probabilmente l'autrice ha preferito concentrarsi sulla spiegazione degli eventi e lo snodarsi della storia, sono sicura che nei prossimi libri avremo più carne al fuoco, più descrizioni e quindi anche più modo di immergerci ulteriormente in questa magica storia.
Tuttavia ho amato tantissimo la cittadina di Notwick in cui è ambientata gran parte della vicenda, incastonata nella verdissima Scozia, protetta da catene montuose e panorami rigogliosi che mi hanno ricordato vagamente la Forks che abbiamo già incontrato in Twilight, sempre grigia, umida e piovosa, adatta come sfondo per i nostri protagonisti soprannaturali.
Se siete curiosi poi, trovate anche una deliziosa mappa ad inizio libro in cui potrete orientarvi nel corso del romanzo, così da avere una panoramica più completa.
Come ho già detto, abbiamo una profezia che affonda le radici nella mitologia nordica, tuttavia alcune creature ed alcune informazioni, come viene specificato anche da Chiara, sono state create puramente per far incastrare in un puzzle perfetto tutte le scene del suo fantasy.
E qui mi fermo un secondo, perché una delle creature pensate da Chiara per la sua storia è diventata quasi istantaneamente la creatura che più ho amato in assoluto. E sì, sto parlando di te Jake caro.
Jake è appunto un Lunare, e non uno qualsiasi, ma quello assegnato alla protagonista della vicenda, una reticente e burbera Amelia.
I Lunari sono come una sorta di "famigli", nel senso lato del termine, per i Lupi Bianchi, legati a loro nientemeno che dalla Luna stessa e dotati di poteri che ancora in questo primo libro sono circondati da una glaciale aura di mistero.
Sarà che ho sempre subìto una certa fascinazione dal satellite argenteo, sarà che Jake in ogni caso è un grandissimo gnocco dai capelli di stelle, ma io mi sono innamorata praticamente in due secondi di queste peculiari creature della notte, soprattutto per il modo in cui l'autrice è riuscita a descriverle come degli esseri eterei e nel contempo fragili, figli della brina e dell'argento.
Il contrasto tra Jake e Amelia è quindi palpabile, poiché lui rappresenta l'energia calma e tranquilla della luna ed Amelia l'animo infuocato di una ragazza dalla rabbia repressa alla quale la sua vera natura è stata nascosta mascherata da bugie per interi anni.
E qui veniamo ad Amelia.
Amelia è una ragazza introversa e all'apparenza fredda, che non è abituata all'amore e ad ogni forma di affetto, anzi, sembra fare in modo di schivarlo in ogni modo possibile ed immaginabile (Amelia sei campione del mondo di come si schiva la vita eh? Vabbè).
Solo che c'è un piccolo problema. E il problema si chiama Crystal.
E qui entra in gioco anche la componente LGBT+ del romanzo, ovvero il triangolo amoroso che si creerà tra Jake, Amelia e Crystal e che sostanzialmente dividerà i lettori in due fazioni: la numero uno - voglio vedere Amelia con Crystal - e la numero due -voglio vedere Amelia con Jake - .
Ecco, io mi schiero con quelli che vorrebbero vedere Amelia con Jake perché credo che la tensione creata tra loro due sia molto più palpabile di quella che viene raccontata con Crystal; il fatto è che Amelia è una persona diversa quando è con uno o con l'altra.
Quando sta con Jake è più ponderata, più razionale, dà più ascolto al suo cervello anziché alla sua dannata impulsività, quando entra in gioco Crystal smette magicamente di funzionare ed è tutto un casino, il fuoco che è in lei divampa come il più terribile degli incendi.
Quindi Jake è acqua che smorza quelle fiamme roventi, mentre Crystal è una tanica di benzina e petrolio che peggiora solamente tutte le cose.
Detto ciò su questi tre personaggi Chiara ha scelto di concentrarsi maggiormente appunto su Amelia, poiché di Crystal e Jake si sa ancora poco, e di lei sappiamo che all'inizio del libro ignora la sua vera natura, celata da chi pensava di potersi fidare, ovvero l'autoritaria zia Heléne e il suo buffo cugino Larsen.
Una menzione speciale va quindi anche ad Heléne, uno dei personaggi da me preferiti, donna tutta d'un pezzo che dovrà difendere con unghie e denti la vera identità di sua nipote, apparentemente priva di sentimenti, ma in realtà dotata di una corazza che si è costruita nel tempo per evitare di assorbire altre sofferenze in futuro.
Ed oltre alla cara zia Hel, incontriamo ovviamente anche il bad boy del romanzo, ovvero Auberon, affascinante manipolatore, dipinto come un uomo calcolatore e malvagio che usa le persone come calzini per poi gettarle via senza tante cerimonie.
Mi fermo qui, perché rischierei di fare spoiler che non voglio fare, ma questo è quel tipico personaggio che viene rappresentato come un prototipo di persona, ma in realtà poi cela dei lati di sé che il lettore non si aspetta e che potrebbero sorprendere in modo...inaspettato? Positivo?
Scopritelo voi!
Perciò, abbiamo un triangolo amoroso un po' tormentato, abbiamo una vecchia profezia riportata su tomi impolverati e consumati dal tempo, una tremenda maledizione, un antico Concilio nascosto che spia le mosse di tutte le creature soprannaturali pronto ad intervenire nel caso ci fosse bisogno, abbiamo una battaglia che affonda le radici in epoche lontanissime, iniziata dagli Dei e portata sulla Terra, quella tra gli orgogliosi Lupi Bianchi e i malvagi Lupi Neri, abbiamo la mitologia e la presenza di divinità capricciose e vendicative tanto quanto lo sono gli stessi esseri umani, abbiamo la magia, la stregoneria, la licantropia...che cosa mai potrete desiderare di più?
Se siete intrigati dalla trama e adorate come me tutto ciò che parla di magia, mitologia, tradimenti ed intrighi, questo libro fa proprio per voi! E non temete cari, sì, proprio voi che detestate le scene troppo romantiche nei fantasy, parlo a voi, qui non incapperete in smielati sentimentalismi e parole d'amore bisbigliate continuamente tra pose seducenti ed ammiccamenti, ma vi imbatterete in una storia di coraggio, di ricerca della propria identità, di voglia di scoprire la verità e le proprie origini, di delusioni e perdite che fanno male, di ferite a cui si può porre rimedio ed altre che è impossibile ricucire.
Afferrate le mie mani ed attraversate i cancelli di Notwick, la battaglia sta per imperversare, la potete avvertire nel vento increspato dall'energia magica, la potete annusare nell'aria carica di elettricità e nella pioggia che sta per cadere.
I lupi vi attendono nel buio.
Sta a voi decidere da che parte schierarvi.
LA MIA VALUTAZIONE
🍂🍂🍂 , 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂
Ps. Chiaretta mia ti ringrazio tantissimo per aver riposto la tua fiducia in me e per avermi affidato la tua creatura ancora immatura tra le mani, con la tua gentilezza e la tua disponibilità, la mia irritante puntigliosità e la mia curiosità, abbiamo davvero fatto un bellissimo lavoro di squadra!
Per Aspera ad Astra si dice no?
Ti auguro di arrivare alle stelle cara mia, te lo meriti!