TRAMA
Ricercata e perseguitata dal senso di colpa per le vite
spezzate a causa sua, Alina sta cercando di ricostruirsi una vita in una terra
dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Ma lo sa benissimo: non si
può sfuggire al proprio passato, né ci si può sottrarre per sempre al proprio
destino. Finché l’Oscuro vivrà non esisterà libertà per il suo paese. Né per
lei.
"Sai qual è il problema degli eroi e dei Santi, Nikolai?" chiesi mentre chiudevo il libro e mi dirigevo verso la porta. "Che finisce sempre che muoiono."
Buon pomeriggio lettori e benvenuti o bentornati nel mio angolo di carta ed inchiostro!
Grazie a Mondadori e a Raggywords che mi hanno permesso di partecipare all'evento, oggi vi parlo finalmente anche io del secondo volume del Grishaverse, seguito di Tenebre e ossa, ovvero Assedio e tempesta!
Parto innanzitutto col dire che per questo libro troviamo una copertina assai deliziosa, di un verde scuro col profilo nero di Ravka sullo sfondo e un magnifico serpente avvolto su sé stesso, che va a rappresentare una delle tre creature che avranno un ruolo fondamentale nella storia di Alina, la protagonista.
Nel primo volume, invece, abbiamo una copertina blu notte con una splendida testa di cervo completa di palco argentato, che devo dire ho preferito di gran lunga a questa, tuttavia sono davvero molto curiosa di vedere anche la terza cover per decidere una volta per tutte quale sarà la mia preferita!
Copertine a parte, questo volume non si distingue per originalità, dato che la storia risulta essere piuttosto lineare ed esplicativa, atta a trasportare il lettore verso la fine e a prepararlo al capitolo finale che vedremo nel terzo ed ultimo libro.
Torniamo a Ravka quindi nel bel mezzo di una guerra intestina che minaccia il già precario equilibrio del regno: l'Oscuro si è rivelato essere il nemico pubblico numero uno, ma nonostante tutto, anche se temuto dalla maggior parte di loro, i Grisha a lui fedeli continuano ad essere tanti ed Alina sta perdendo ogni giorno di più la fiducia in sé stessa e in chi la sostiene.
Dal volume precedente, l'ambientazione non cambia granché.
Ci troviamo sempre nel regno di Ravka, tra giardini lussuosi e dimore che sprizzano ricchezza da tutti i pori, in particolare il Piccolo ed il Grande palazzo.
Alina, per tentare di mettere assieme un "esercito" decente per affrontare l'Oscuro, torna al Piccolo Palazzo, una volta dimora del nemico ora abbandonata, assieme a Nikolai, il secondogenito del re e della regina, unico personaggio del libro degno di nota.
Se infatti in Tenebre e Ossa il personaggio più rilevante della storia è, a parere mio, l'Oscuro, che ha avuto un ruolo importante ed una presenza predominante in gran parte della trama, in questo libro la nostra attenzione sarà calamitata su Nikolai, principe illegittimo ipoteticamente erede al trono, sarcastico, astuto e sempre pronto all'azione, con idee geniali che escono dal cilindro al momento giusto (e a volte anche in quello sbagliato), affascinante ed accattivante, difficilmente vi lascerà indifferenti!
Sarà proprio grazie a lui che la storia di Assedio e tempesta si risolleverà quel tanto che basta a non renderla una lettura noiosa e scontata, quasi ripetitiva data la presenza di scene identiche al primo libro ed altrettanto inutili in alcuni casi (Alina che tenta di fuggire, ma che poi torna a corte. Alina che va da una parte all'altra per cercare di semplificare le cose finendo solo col complicarle ulteriormente e via così in un circolo quasi vizioso).
La presenza di Nikolai è una boccata d'aria fresca in una storia statica, dove tutto sommato non succedono cose eclatanti e dove, se possibile, Alina, assieme al compagno di merende Mal, diventano ancora più infantili ed insopportabili.
Alina rimane per ora il personaggio più immaturo e paranoico del libro.
Sempre appesantita da un fardello che solo lei sembra portare, si aggira per il regno con l'unico scopo di riuscire a sconfiggere l'Oscuro, credendo forse che lui non sia abbastanza intelligente e scaltro da prevedere le sue mosse ed anticiparle, ma in realtà scoprirà presto che loro due non sono poi così diversi.
Se la ragazza è da una parte guidata dalla voglia di mettere fine al terrore causato dal suo nemico, dall'altra è affascinata in modo quasi morboso dal potere che deriva dai due amplificatori che finora è riuscita ad ottenere, provando una spiccata soddisfazione ed eccitazione ogni qual volta è costretta ad usarli.
Accanto a lei, a non comprendere il peso della missione che grava sulle sue spalle, Mal, il suo amico d'infanzia ed ora amante (anche se è una grande parola definirlo così), risulta essere ancora una volta un personaggio di una pesantezza infinita: si comporta da prima donna poiché non ammette che Alina usi la forza degli amplificatori e non vorrebbe assolutamente che entri in possesso del terzo, ma secondo me c'è qualcosa di più profondo in tutto ciò.
Mal si sente fuori posto in un luogo in cui tutti hanno delle capacità fuori dal comune mentre lui rimane un semplice tracciatore senza alcuna facoltà speciale, e vedere Alina che invece prende consapevolezza di ciò che è, del suo essere una Grisha potente ed anche distruttiva, in qualche modo lo infastidisce, come se temesse che lei, forte della sua condizione, potesse abbandonarlo da un momento all'altro perché non ritenuto alla sua altezza.
Ad ogni modo, nel complesso, la lettura è piuttosto scorrevole e come sempre il worldbuilding della Bardugo non delude mai, nonostante come già detto questo sia un intermezzo, un libro statico in cui si spiana il terreno per quella che sarà la degna conclusione di questa trilogia (spero che zia Leigh non mi faccia pigliare un colpo con qualche scenetta crudele altrimenti potrei piangere!).
Lo stile è come sempre diretto ed incisivo, anche se devo ammettere che non condivido appieno le scelte di Alina e non sono riuscita ad entrare in empatia con il personaggio, dato che sembra quasi godere di un certo masochismo nel complicarsi l'esistenza.
Non aspettatevi chissà che scene di azione, ma soprattutto non aspettatevi una massiccia presenza del Darkling, dato che lo vedremo fisicamente sì e no un paio di volte.
Tuttavia il suo spirito è libero, e sarà libero di tormentare la nostra Alina in modi che lei ancora non può immaginare, ma che scoprirà essere particolarmente disturbanti!
Insomma, una lettura leggera che non richiede chissà che concentrazione, ma comunque una storia che vale la pena di essere ascoltata! Inoltre, non vedo l'ora di sapere come andrà a finire la storia nell'ultimo capitolo: Alina diverrà ancora più forte? Che fine farà Nikolai? L'Oscuro verrà sconfitto o ne uscirà trionfante nella sua splendida kefta nera?
Vi terrò sicuramente aggiornati!
LA MIA VALUTAZIONE
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