L’irrequieto cratere dei Monti Pollena veglia su Palazzo di
Lava, fortezza dei Colonna, dinastia dalla storia controversa, in una terra
dove le ossa degli antichi demoni si cristallizzano in pietre dai poteri
imprevedibili.
Valerio Colonna è un principe viziato ed egoista,
disinteressato al futuro del regno. Mentre tutto è demandato a suo fratello
maggiore Edoardo, lui medita di fuggire dal matrimonio combinato che lo aspetta
con un'anonima figlia di commercianti.
Saetta, l’ultimogenita, si è sempre sentita fuori posto e
vorrebbe un impossibile futuro lontano da corte.
Amata Regis è la ragazza più bella del continente, ma il suo
aspetto è anche la sua condanna, costretta a sfruttarlo per le mire di un padre
dispotico di cui però ricerca la costante approvazione.
Un presagio su Palazzo di Lava lega le loro vite, proprio
mentre il matrimonio di Valerio si avvicina inesorabile: qualcuno cerca la
corona dei Colonna, unico cimelio in grado di racchiudere il potere delle
pietre dei demoni, ed è disposto a tutto pur di ottenerla, anche a tradire le
più antiche alleanze.
In una girandola di banchetti sfarzosi e intrighi dinastici,
pregiudizi e attrazione finiscono per mescolarsi. Capire di chi fidarsi è
difficile, ma riuscire a stare lontano da chi si sospetta a volte lo è ancora
di più.
RECENSIONE
"Vedere oltre il buio, percepire ciò che nessun altro riesce nemmeno ad immaginare."
Buon pomeriggio lettori e bentornati o benvenuti nel mio piccolo angolo di carta ed inchiostro!
Oggi torno ad animare il blog con una nuova recensione, in occasione dell'uscita recente de "Il principe dei vulcani" di Laura Seegard, sotto una nuova veste firmata Acheron Books, che ringrazio per avermi permesso di leggere il file in anteprima!
Allora, premetto che quando Laura mi ha proposto la collaborazione, la trama che lei stessa mi ha esposto mi ha attratta sin da subito: intrighi di corte, storie torbide, atmosfere un po' cupe, ambientazione prettamente medievale e personaggi legati da un crudele destino fanno da sfondo ad una vicenda che ha davvero un ottimo potenziale dal punto di vista dell'intreccio.
La storia è ambientata sui Monti Pollena, casa della potente famiglia Colonna, che vive proprio sul cratere di un vulcano, immersa in un clima di sulfureo grigiore, in quella che sembra una bolla tutt'altro che pacifica, dove ogni componente si ritrova ad affrontare i problemi quotidiani di un nome potente come il proprio, tentando di tenersi il più lontano possibile dagli scandali di corte.
Ma se ogni individuo dei Colonna cerca di mantenere un profilo basso, dedicandosi all'arte del combattimento, come l'impavida Saetta, principessa testarda e temeraria che sogna la vita di soldato, o come Edoardo, suo fratello maggiore, che si dedica anima e corpo alla propria moglie e al benessere del regno del padre Enrico, Valerio Colonna è di tutt'altro avviso.
All'apparenza arrogante, saccente ed anche piuttosto disobbediente e capriccioso, nonché rancoroso e dispettoso (sì, ma ha anche dei difetti), il giovane principe ribelle dal fascino irresistibile, che ha stregato, ovviamente, anche me, si aggira per il castello con l'anima in preda ai tormenti, soprattutto da quando Beatrice, l'altra sorella, dopo essere scappata di casa sembra essersi volatilizzata nel nulla.
Il punto di vista di Valerio, assieme a quello di Enrico il re, suo padre, di Saetta e di Amata Regis, altro personaggio che avrà una parte rilevante nella storia, ma non da subito, raccontato comunque in terza persona, ci aiuta a comprendere i pensieri di tutti loro, permettendo anche di entrarci in empatia, e di capire il motivo di alcune loro scelte: il pov di ogni protagonista è un tassello importante che ci serve a ricostruire il puzzle completo della storia.
E questa non è una storia che parte velocemente.
Come ho già spiegato anche a Laura, l'inizio mi è risultato un po' lento, ma credo che questa sia stata una scelta dell'autrice per poter esporre in modo preciso ogni particolare della storia, visto che al principio abbiamo anche alcune scene ambientate nel passato, e quindi dei flashback, che aprono il panorama su quello che poi sarà l'intreccio narrativo vero e proprio.
Nonostante quindi l'inizio lento, che ci sta eh, soprattutto per presentare i personaggi e le loro varie loro caratteristiche (vi ricordo che in questa storia esistono le Pietre Ancestrali, che donano al loro possessore un particolare potere e quindi avremo anche una dinamica, seppur non completa, sul loro uso e i loro effetti, soprattutto i loro effetti!), dalla metà del libro in poi la situazione cambia e si fa più scoppiettante!
Se nella prima parte manca quell'azione tipica del fantasy con magie, peripezie, battaglie, scontri e poteri inimmaginabili, nella seconda parte arriviamo al vero e proprio nocciolo della questione, e ci troviamo immersi nella storia fino al collo, fino alla fine in cui succede davvero il delirio, fidatevi di me, succede di tutto.
Non sperate nel lieto fine, perché Laura ci trasporta in atmosfere sempre più cupe ed oscure (ci sono delle massicce contaminazioni grimdark) di conseguenza nel finale preparatevi ad affrontare scene piuttosto cruente e sanguinose, ma non pesanti e nemmeno banali, che anzi si amalgamano per bene al vortice di vicende che si susseguono una dietro l'altra.
Posso affermare con matematica certezza che le atmosfere create dall'autrice mi hanno dato vibes alla Game of Thrones, per via degli intrighi di corte e del marciume di ogni famiglia che viene nascosto dietro ad uno spesso muro di finta opulenza, nonché per una ship che forse mi sono immaginata io, ma che non possiede nulla di innocente (parlo di Valerio e di Saetta che sì, sono fratelli, ma il loro rapporto ha un'ambiguità che ha poco di fraterno, magari mi sbaglio? Nel caso io li shippo da morire, sorry not sorry), e anche vibes alla Once upon a time, per le ambientazioni da fiaba gotica che caratterizzano alcuni regni, soprattutto quello dove vive la splendida Amata Regis, personaggio anch'esso ambiguo che non ho ancora inquadrato per bene, ma che ho apprezzato molto, anche se ammetto che a lei preferisco nettamente Saetta Colonna.
Lo stile di Laura è ricco e descrittivo, forse alcune situazioni sono descritte in modo troppo pomposo, e la cosa rischia di distogliere l'attenzione del lettore dalla vicenda, tuttavia questa non è la fine del mondo, poiché la storia rimane comunque scorrevole, soprattutto come ho già detto nella seconda parte, dove la scrittura diviene più frenetica, c'è più suspense, e ci si immerge ulteriormente nel vortice di accadimenti.
Il principe dei vulcani è una lettura che consiglio vivamente, perché è un libro che sorprende, che ammalia, che seduce un po' alla volta, e che alla fine ci dà il colpo di grazia, lasciando un finale aperto che incuriosisce, perché ci regala un sacco di domande a cui saranno sicuramente date delle risposte nel volume successivo.
Direi un esordio coi fiocchi!
Spero di avervi incuriosito!
Alla prossima!
Chiara.
LA MIA VALUTAZIONE
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