venerdì 14 ottobre 2022

Recensione "Le cronache di The chosen one_ Volume I" - Daphne Stalwart

 
TRAMA

I protagonisti del Continente magico della saga ritornano con una nuova avventura.

All’interno di questo primo volume da collezione troverete capitoli inediti. Indietro nel tempo, scene tratte da spin-off, momenti del presente o accenni di futuro.

Approfondimenti, curiosità, introspezioni e molto altro. Un modo dell'autrice per sentirsi più vicina ai suoi lettori, e per donar loro altri aspetti dei suoi personaggi.

RECENSIONE

"Ogni sera mi siedo su questo scoglio e mi innamoro di un tramonto diverso, immaginando i tuoi occhi.
Ogni alba convivo con l'idea di non poterti sfiorare mai più."

Buongiorno lettori e benvenuti o bentornati nel mio piccolo angolo di carta ed inchiostro!
Oggi torno brevemente sul blog per parlarvi di una piccola perla che ho avuto il piacere e l'onore di leggere la settimana scorsa, in un paio di giorni o forse tre data la notevole fluidità e anche e soprattutto perché si tratta di una raccolta di novelle molto corte che si divorano una dietro l'altra.
Sto parlando di Le cronache di The chosen One - Volume I, di Daphne Stalwart, che ringrazio per avermi omaggiato della copia cartacea e per la fiducia che mi dimostra ogni volta!
In queste circa 230 pagine, ci troviamo a rotta di collo nel mondo di The chosen one, destreggiandoci tra le varie novelle che arricchiscono alcune situazioni provenienti dal secondo volume della saga, ovvero La maledizione della Regina (trovate la recensione spoiler free qui) , e scene inedite che compariranno nel prossimo libro, ovvero Viaggio nel nuovo mondo, a noi ancora del tutto sconosciuto.
La lettura delle cronache, infatti, è consigliata SOLO dopo aver letto il secondo capitolo della saga, altrimenti si rischia di incappare in qualche spiacevole spoiler!!!

"Non piangere, mia regina. Non piangere più, perché riesco a percepirlo.
Non sentirti in colpa. Poiché se potessi tornare indietro, lo rifarei.
Altre cento, mille, milioni, miliardi di volte.
Stessa spiaggia. Stesso mare.
Stesso esilio.
Per l'eternità."

Cosa troviamo quindi in questo libricino breve ma intenso?
Credo sia inutile ribadire quanto io ami lo stile di Daphne, ormai lei lo sa, lo sapete voi, lo sanno anche i muri tra poco, quindi non mi soffermerò su quanto siano scorrevoli le novelle, o sulle ambientazioni mozzafiato che troviamo soprattutto del Nuovo Mondo e che per alcune caratteristiche mi hanno vagamente ricordato, forse per i tratti esotici e calorosi, forse per le tonalità vivaci o le fragranze tipiche di luoghi inesplorati e selvaggi, Approdo del Re, la capitale dei Sette Regni di Game of Thrones, da cui l'autrice ha in qualche modo tratto ispirazione per ambientare la sua splendida storia medieval fantasy.
Rimbalziamo quindi da novelle pregne di nostalgia e malinconia, come una delle mie preferite, Esilio, in cui si assapora il gusto del rimpianto, della mancanza, ma tuttavia anche quello della rivalsa e della consapevolezza di aver dato il massimo, anche se non si è raggiunto lo scopo prefissato, a novelle con toni decisamente più spicy, in cui ci vengono snocciolate con minuzia le passionali doti amatorie dei regnanti e dei cavalieri più focosi di The chosen one, con particolare menzione di quel bonazzo di Dario Wealthagon, il principe di ghiaccio Sovrano dell'Ovest, ma anche di quel malandrino di Karidian Wingdragon, il biondo guerriero dalla tempra lussuriosa tanto quanto la sua capacità di maneggiare la spada, per poi passare anche a personaggi un po' meno "famosi", ma altrettanto capaci, come l'Amante di fuoco, Riccardo Legendragon, o il dolce Eric (che in certe situazioni tanto dolce non è fidatevi), per non parlare delle donzelle, dalla sexy ed indomabile Victoria Legendragon, regina di cuori che stringe il mondo in pugno, o la mia amatissima Kajlia Goldrosagon, donna tutta d'un pezzo, ma anche lei coi suoi punti deboli (uno citato esattamente qualche riga più sopra.)

Ma se i palati che prediligono il piccante hanno la loro bella dose di momenti intimi ed infuocati dei sovrani di tutti i regni, anche chi ha gusti più delicati e ricerca la tenerezza, seguita da confidenze tra amanti e morbide effusioni, ecco che Daphne ci delizia con alcune scene in cui i nostri regnanti si spogliano delle loro corazze, per mostrarsi alle persone che amano nella loro forma più vulnerabile.
Ecco che in una di queste occasioni avrete la possibilità di conoscere dei lati di alcuni personaggi, soprattutto di un certo moro con gli occhi di ghiaccio, completamente inediti.
Ci sarà una novella in particolare dove viene approfondito il rapporto che lega Dario e Victoria, che potrebbe risultare ambiguo all'inizio, come ho confessato anche io all'autrice stessa, ma che invece si rivelerà essere tutt'altro che tale, e anzi, probabilmente aprirà gli occhi a molti sulla natura di questa amicizia, chiarendo, in parte, alcuni dubbi.
Probabilmente però per una risposta vera e propria dovremo aspettare appunto il prossimo libro, dato che qui ci viene dato solo un assaggio di tutto ciò, senza scendere in minuziosi particolari.
Molto apprezzata la novella che narra della prima volta che Victoria vede Dorian, con questo sfondo quasi fiabesco, di opulenza, potere, lusso, neve e vestiti sfarzosi, gesti delicati ma decisi, timidezze e curiosità tipici dei primi amori.
Ah, e non dimentichiamo l'introduzione di nuovi personaggi, su cui non voglio soffermarmi perché ve li dovete godere per bene, ma sappiate che secondo me ci daranno davvero molto materiale interessante al quale dedicarci ( Elian parlo proprio di te caro) e nuove storie con cui intrattenerci.

"Un mare in tempesta è un evento generato dall'ira degli Dei.
E le profondità spaventano anche i cuori più temerari, perché aleggiano tra timori e rimpianti, rimorsi e sentimenti."

Dopo aver letto il secondo libro della saga, posso dire che questo mondo mi mancava molto, e credo che quando leggerò il terzo, probabilmente lo farò con un occhio di riguardo verso queste novelle, poiché a parere mio, e come ho avuto modo di constatare confrontandomi con Daphne, ci sono degli indizi nascosti proprio da lei, che poi se stiamo attenti troveremo disseminati nel corso della prossima trama.
Non ci resta che attendere la nave che ci condurrà nel Nuovo Mondo!
Un punto a favore va anche e soprattutto alle splendide illustrazioni all'interno del libro, create proprio dalla scrittrice che ci coccola con le immagini dei suoi personaggi, facendoci immergere ancora di più nell'universo da lei modellato!

Come sempre il nome di Daphne è una garanzia!
Ci vediamo alla prossima!

Chiara

LA MIA VALUTAZIONE

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martedì 4 ottobre 2022

Recensione "Il principe dei Vulcani" - Laura Seegard

 
TRAMA

L’irrequieto cratere dei Monti Pollena veglia su Palazzo di Lava, fortezza dei Colonna, dinastia dalla storia controversa, in una terra dove le ossa degli antichi demoni si cristallizzano in pietre dai poteri imprevedibili.

Valerio Colonna è un principe viziato ed egoista, disinteressato al futuro del regno. Mentre tutto è demandato a suo fratello maggiore Edoardo, lui medita di fuggire dal matrimonio combinato che lo aspetta con un'anonima figlia di commercianti.

Saetta, l’ultimogenita, si è sempre sentita fuori posto e vorrebbe un impossibile futuro lontano da corte.

Amata Regis è la ragazza più bella del continente, ma il suo aspetto è anche la sua condanna, costretta a sfruttarlo per le mire di un padre dispotico di cui però ricerca la costante approvazione.

Un presagio su Palazzo di Lava lega le loro vite, proprio mentre il matrimonio di Valerio si avvicina inesorabile: qualcuno cerca la corona dei Colonna, unico cimelio in grado di racchiudere il potere delle pietre dei demoni, ed è disposto a tutto pur di ottenerla, anche a tradire le più antiche alleanze.

In una girandola di banchetti sfarzosi e intrighi dinastici, pregiudizi e attrazione finiscono per mescolarsi. Capire di chi fidarsi è difficile, ma riuscire a stare lontano da chi si sospetta a volte lo è ancora di più.

 RECENSIONE

"Vedere oltre il buio, percepire ciò che nessun altro riesce nemmeno ad immaginare."

Buon pomeriggio lettori e bentornati o benvenuti nel mio piccolo angolo di carta ed inchiostro!
Oggi torno ad animare il blog con una nuova recensione, in occasione dell'uscita recente de "Il principe dei vulcani" di Laura Seegard, sotto una nuova veste firmata Acheron Books, che ringrazio per avermi permesso di leggere il file in anteprima!
Allora, premetto che quando Laura mi ha proposto la collaborazione, la trama che lei stessa mi ha esposto mi ha attratta sin da subito: intrighi di corte, storie torbide, atmosfere un po' cupe, ambientazione prettamente medievale e personaggi legati da un crudele destino fanno da sfondo ad una vicenda che ha davvero un ottimo potenziale dal punto di vista dell'intreccio.
La storia è ambientata sui Monti Pollena, casa della potente famiglia Colonna, che vive proprio sul cratere di un vulcano, immersa in un clima di sulfureo grigiore, in quella che sembra una bolla tutt'altro che pacifica, dove ogni componente si ritrova ad affrontare i problemi quotidiani di un nome potente come il proprio, tentando di tenersi il più lontano possibile dagli scandali di corte.
Ma se ogni individuo dei Colonna cerca di mantenere un profilo basso, dedicandosi all'arte del combattimento, come l'impavida Saetta, principessa testarda e temeraria che sogna la vita di soldato, o come Edoardo, suo fratello maggiore, che si dedica anima e corpo alla propria moglie e al benessere del regno del padre Enrico, Valerio Colonna è di tutt'altro avviso.
All'apparenza arrogante, saccente ed anche piuttosto disobbediente e capriccioso, nonché rancoroso e dispettoso (sì, ma ha anche dei difetti), il giovane principe ribelle dal fascino irresistibile, che ha stregato, ovviamente, anche me, si aggira per il castello con l'anima in preda ai tormenti, soprattutto da quando Beatrice, l'altra sorella, dopo essere scappata di casa sembra essersi volatilizzata nel nulla.
Il punto di vista di Valerio, assieme a quello di Enrico il re, suo padre, di Saetta e di Amata Regis, altro personaggio che avrà una parte rilevante nella storia, ma non da subito, raccontato comunque in terza persona, ci aiuta a comprendere i pensieri di tutti loro, permettendo anche di entrarci in empatia, e di capire il motivo di alcune loro scelte: il pov di ogni protagonista è un tassello importante che ci serve a ricostruire il puzzle completo della storia.
E questa non è una storia che parte velocemente.
Come ho già spiegato anche a Laura, l'inizio mi è risultato un po' lento, ma credo che questa sia stata una scelta dell'autrice per poter esporre in modo preciso ogni particolare della storia, visto che al principio abbiamo anche alcune scene ambientate nel passato, e quindi dei flashback, che aprono il panorama su quello che poi sarà l'intreccio narrativo vero e proprio.
Nonostante quindi l'inizio lento, che ci sta eh, soprattutto per presentare i personaggi e le loro varie loro caratteristiche (vi ricordo che in questa storia esistono le Pietre Ancestrali, che donano al loro possessore un particolare potere e quindi avremo anche una dinamica, seppur non completa, sul loro uso e i loro effetti, soprattutto i loro effetti!), dalla metà del libro in poi la situazione cambia e si fa più scoppiettante!
Se nella prima parte manca quell'azione tipica del fantasy con magie, peripezie, battaglie, scontri e poteri inimmaginabili, nella seconda parte arriviamo al vero e proprio nocciolo della questione, e ci troviamo immersi nella storia fino al collo, fino alla fine in cui succede davvero il delirio, fidatevi di me, succede di tutto.
Non sperate nel lieto fine, perché Laura ci trasporta in atmosfere sempre più cupe ed oscure (ci sono delle massicce contaminazioni grimdark) di conseguenza nel finale preparatevi ad affrontare scene piuttosto cruente e sanguinose, ma non pesanti e nemmeno banali, che anzi si amalgamano per bene al vortice di vicende che si susseguono una dietro l'altra.
Posso affermare con matematica certezza che le atmosfere create dall'autrice mi hanno dato vibes alla Game of Thrones, per via degli intrighi di corte e del marciume di ogni famiglia che viene nascosto dietro ad uno spesso muro di finta opulenza, nonché per una ship che forse mi sono immaginata io, ma che non possiede nulla di innocente (parlo di Valerio e di Saetta che sì, sono fratelli, ma il loro rapporto ha un'ambiguità che ha poco di fraterno, magari mi sbaglio? Nel caso io li shippo da morire, sorry not sorry), e anche vibes alla Once upon a time, per le ambientazioni da fiaba gotica che caratterizzano alcuni regni, soprattutto quello dove vive la splendida Amata Regis, personaggio anch'esso ambiguo che non ho ancora inquadrato per bene, ma che ho apprezzato molto, anche se ammetto che a lei preferisco nettamente Saetta Colonna.
Lo stile di Laura è ricco e descrittivo, forse alcune situazioni sono descritte in modo troppo pomposo, e la cosa rischia di distogliere l'attenzione del lettore dalla vicenda, tuttavia questa non è la fine del mondo, poiché la storia rimane comunque scorrevole, soprattutto come ho già detto nella seconda parte, dove la scrittura diviene più frenetica, c'è più suspense, e ci si immerge ulteriormente nel vortice di accadimenti.
Il principe dei vulcani è una lettura che consiglio vivamente, perché è un libro che sorprende, che ammalia, che seduce un po' alla volta, e che alla fine ci dà il colpo di grazia, lasciando un finale aperto che incuriosisce, perché ci regala un sacco di domande a cui saranno sicuramente date delle risposte nel volume successivo.
Direi un esordio coi fiocchi!
Spero di avervi incuriosito!
Alla prossima!

Chiara.

LA MIA VALUTAZIONE

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