martedì 28 settembre 2021

"Come anima mai" - Rossana Soldano

TRAMA

Inghilterra, 1936.

Lewis Ellsworth, figlio del Duca di Buccleuch, è attento a tenere i suoi incontri sessuali lontano dagli ambienti aristocratici. All’inizio del suo secondo anno a Cambridge, però, scopre che il ragazzo con cui si è intrattenuto in un pub è uno studente del suo stesso college. Intelligente, affascinante ed eccentrico, William Chase entra nella sua vita come un tornado, scuotendo certezze e intenzioni.

Due studenti privilegiati, colti e raffinati, ubriachi di arte e letteratura, ebbri di emozioni e ambizioni.  Ma in una società in cui persino al Re non è permesso scegliere di chi innamorarsi, Lewis e William vivono un amore diverso, vietato e voluto, doloroso e intenso, nascosto agli occhi del mondo.     

Una storia fatta di coraggio, segreti, passione e contrasti, di crescita e conflitto, alla ricerca di una Wonderland nascosta dietro specchi di ipocrisia. Due vite che si incrociano e si salvano, due anime destinate a perdersi e a rincorrersi sullo sfondo dell’Europa del secolo scorso, un’Europa controversa e stuprata dalla guerra, in cui l’amore crea più scandalo dell’odio, in cui credere alle favole sembra quasi impossibile, ma è l’unica via d’uscita.

Perché, forse, Wonderland non è un dove, ma un quando.

"Ci rincorrevamo come sabbia in una clessidra e niente
si andava a perdere mai; pieni, davvero, solo se insieme.
 
Solo che allora, stretta nei nostri corpi, la felicità pensavamo di poterla
tenere con noi per sempre, marchiandocela addosso come l’amore sulla vita."


Buongiorno lettori e buon Martedì!
Oggi vi voglio parlare di un libro che molto probabilmente, anzi sicuramente, sarà la mia lettura preferita dell'anno, senza ombra di dubbio.
Quando mi è stato suggerito (o meglio quasi imposto in modo amichevole. Grazie Francesca ed Elisa) di leggere Come anima mai, ho continuato a procrastinare pensando che la storia e il genere non avrebbero potuto entrare tra le mie preferenze, di conseguenza ho esitato, lo ammetto, ma poi è giunto un periodo della mia vita in cui ho deciso di voler voltare pagina e provare qualcosa di nuovo dal punto di vista "libroso".
Quindi mettetevi comodi, perché le cose da dire sono tante e spero di esserne all'altezza, perché se alcune volte è facile parlare di un libro che non ci ha entusiasmato o che non abbiamo proprio apprezzato, credo sia più difficile e complesso parlare di una lettura che ci ha conquistati sin dalle prime pagine, poiché trovare le parole ora come ora ( e forse anche in futuro) mi risulta ostico.

Come anima mai è il classico libro che non ti stancherai mai di rileggere, ma che nel contempo sei consapevole ti possa distruggere psicologicamente ad ogni rilettura.
La trama la potete trovare tranquillamente qui sopra, non vi sto a ripetere ciò che già potrete scoprire leggendola, ma ci tengo a dirvi che non ci sono abbastanza parole per definire questa storia, una storia di una delicatezza inaudita, ma di uno struggimento che di fronte ad un libro non ho mai, e dico mai, provato.
Premetto che non sono un'amante sfegatata dei libri che trattano storie d'amore, anzi, non ne leggo mai perché credo che si debba saper parlare bene di amore ed ho sempre paura di rimanere delusa dalla presenza dei soliti cliché triti e ritriti e di situazione melense ed esagerate che non rispecchiano la realtà.
Con Will e Lewis, invece, ho trovato quello che mi aspetterei io da una storia d'amore, ovvero quel sentimento, quella forza e nel contempo quella sensibilità, quel dolore e quel senso di non essere mai abbastanza, quella voglia di migliorarsi per l'altra persona sempre e comunque, quella nostalgia, quella malinconia, che servono a rendere una relazione più veritiera, più vera.

"Resta è una pretesa. Torna è una promessa. Di chi rimane. Di esserci, ancora."

Will e Lewis non potrebbero essere più diversi.
William Chase proviene da una famiglia di estrazione borghese, mentre Lewis Ellsworth è un lord inglese che viene cresciuto in funzione al ruolo che assumerà quando dovrà prendere le redini dell'eredità aristocratica regalatagli dal padre.

Will ama l'arte in ogni sua forma, è un sognatore, intelligente, è raffinato, posato, sa come trattare con gli altri, sa come attirare l'attenzione, non si scompone quasi mai, mantiene sempre un certo velo di mistero e discrezione che non fanno altro che ingrandire il suo fascino.
E poi è dannatamente bello e sembra che al mondo non esista nulla che lui non sappia fare.
Lewis, invece, ha le sue insicurezze, ed è impulsivo, focoso, facilmente infiammabile.
Alle volte agisce senza soppesare le conseguenze, e quando si arrabbia tende a dire cose di cui potrebbe poi pentirsi, ma è anche orgoglioso, e non sempre riesce a chiedere scusa, ma quando ama, ama senza mezze misure.

La prima volta che ho letto di loro due, ho pensato subito al fuoco e all'acqua.
Lewis è sicuramente un incendio che divampa, indomabile, ma poi arriva Will, una sorgente di acqua fresca che riesce a smorzare quel fuoco che divora, che distrugge, arginando così il danno.
Entrambi amano in modo audace, forte, quasi distruttivo, ma nello stesso tempo uno compensa l'altro, l'uno non può esistere senza l'altro. 
Loro sono il baricentro, e tutto il resto gravita attorno come uno sfondo sfocato.

Vi giuro che non saprei come aggiungere altro.
Ci ho provato. Ho provato a cercare le parole giuste, ma Will e Lewis mi hanno colpita così tanto nello stomaco che ancora adesso sto cercando il modo giusto per parlarvene e probabilmente non ce la farò mai (infatti credo che farò una rilettura per poter cogliere particolari che potrebbero essermi sfuggiti e aggiungere qualche commento alla lista).
E non nego che mentre sto scrivendo questa recensione con sotto mano le citazioni che mi hanno affascinata di più ho un groppo in gola che non riesco a spiegare e le lacrime agli occhi, se ripenso a tutto ciò che ho vissuto assieme a loro due.
Perché questa non è una semplice storia d'amore vissuta in un determinato lasso di tempo.
Will e Lewis crescono assieme. E non pensate che rimangano uno accanto all'altro per tutti gli anni della loro relazione, no assolutamente, verranno separati così tante volte che alla fine vi chiederete se mai si ritroveranno, se mai torneranno ad amarsi, se mai vivranno assieme la loro storia in un contesto storico in cui l'omosessualità viene condannata, schifata, nascosta, infangata dalla società.
Vi troverete a viaggiare per un' Europa che probabilmente non avete mai conosciuto, un continente minacciato e poi rovinato dalla Grande Guerra, ma che è culla di una grande cultura, ospite di un'arte seducente, che chiama a gran voce i due ragazzi come il canto pericoloso di una sirena.
La passione per l'arte e la musica è il filo conduttore che aleggia sulle vite dei protagonisti, rendendoli ebbri di conoscenza e speranza, speranza per un futuro in cui il loro amore non potrà essere proibito ed ostacolato, e magari approvato dalla società.
Ma per ora sono costretti a nascondersi.
E non sempre celarsi agli altri può essere una cosa positiva.
Se nella prima parte del libro Will e Lewis, ancora giovani ed inconsapevoli, vivono il loro sentimento tutto sommato in modo leggero e spensierato, anche se ogni tanto minati da picchi di gelosie ed ossessioni, nella seconda parte troveremo due uomini che stanno crescendo e che assistono agli orrori di ciò che l'essere umano può arrivare a fare.
Le carte sono scoperte (o quasi ma non vi svelo nulla per non fare spoiler) e ormai non c'è nulla da perdere. O c'è tutto da perdere.
Wonderland sembra crollare come un castello di sabbia sotto le onde violente del mare.
Will e Lewis si perdono per quello che sembra un tempo immemore, ma entrambi continuano ad amare.
Nonostante gli anni tremendi di guerre, vessazioni, ricatti assurdi, costrizioni, ruoli da rispettare contro la volontà, delusioni, notti in bianco, morte e disperazione, loro due continuano a sperare di ritrovarsi e finalmente amarsi come mai abbiano mai fatto.

"La verità, Will, è che io non riesco a lasciarti andare, a smettere di amarti, perché amare te è quanto di più vero e reale e giusto ci sia mai stato e ci sarà mai nella mia esistenza."


A parte il fatto che lo stile di Rossana mi si è incollato addosso come una seconda pelle e che leggerei anche la lista della spesa scritta da lei, ho trovato che il romanzo sia strutturato in modo davvero affascinante, poetico e vagamente aulico, con descrizioni che non si disperdono in situazioni prolisse e noiose, ma che vanno dritte al punto e che soddisfano l'immaginazione del lettore.
L'evolversi della vicenda è graduale, non affrettato, e questa è una cosa che ho apprezzato molto, poiché mi ha permesso di conoscere meglio le dinamiche di alcune scene; si parte infatti dai tempi in cui i ragazzi frequentano il college, per poi passare dagli anni che precedono la Seconda guerra mondiale a quelli in cui effettivamente il mondo è preda dell'orrore che tutti noi conosciamo, fino alla fine degli anni '50.
Ci viene quindi presentato un lasso di tempo bello ampio in cui succedono tantissime cose, in cui compaiono molti personaggi che nonostante vengano solo accennati, hanno un loro ruolo, seppur marginale, nello srotolarsi della storia. Ci sono persone che vanno e che vengono, che rimangono nonostante tutto, che scompaiono ed all'improvviso, così di sorpresa, appaiono dal nulla stringendo tra le mani rivelazioni e verità sconcertanti.

"Quella notte ci guardammo ricordandoci in altre mille vite precedenti."

Cos'altro potrei aggiungere quindi?
Niente. Non c'è nulla da aggiungere a qualcosa che è già completo di suo.
Ancora adesso, dopo mesi che ho terminato Come anima mai, rileggo le citazioni che mi sono segnata, versando ogni volta una fottuta lacrima per quell'amore che Lewis e Will condividono e custodiscono come qualcosa di segreto e prezioso, puro e vero.
Ancora adesso penso che questo libro sia arrivato a me in un momento della mia vita in cui stavo iniziando a brancolare nel buio, a perdere fiducia in alcune cose, a perdere la speranza, e Will e Lewis mi hanno in qualche modo insegnato che non devo mai smettere di rincorrere ciò che mi fa stare bene, anche al costo di star male in qualche determinato momento.
Dopo la sofferenza, il raggiungimento della vetta sarà più sublime.
Ecco cosa ho imparato da loro due.
Perché Will e Lewis non sono supereroi. Sono esseri umani comuni come me e voi, con sentimenti negativi e positivi, con pregi e difetti, ma con la voglia di amare e vivere liberi.
A qualche mese di distanza dalla lettura, loro due sono ancora qui con me, tangibili, concreti come non mai, e mi sorridono finalmente sereni dalla loro Wonderland.

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martedì 14 settembre 2021

Review Party "Le streghe in eterno" - Alix E. Harrow

 




TRAMA

Nel 1893 non esistono streghe. Un tempo sì, c'erano, negli oscuri giorni selvaggi prima che iniziassero i roghi, ma adesso la stregoneria è solo una questione di graziosi incantesimi e filastrocche e vecchi racconti per bambini. Se le donne vogliono avere una qualsivoglia forma di potere, devono cercarla nell'urna elettorale. Ma quando le sorelle Eastwood - James Juniper, Agnes Amaranth e Beatrice Belladonna - entrano nell'Associazione per le Donne di New Salem, iniziano a chiedersi se, recuperando antiche parole dimenticate, non sia possibile trasformare quello delle suffragette da un movimento di donne a un movimento di streghe. Inseguite da ombre e morbi, perseguitate da forze che vogliono impedire a una strega di votare - e forse persino di vivere -, le sorelle dovranno immergersi nell'antica magia, tessere nuove alleanze e recuperare il legame che le unisce. Perché le streghe non esistono, ma esisteranno. 'Le streghe in eterno' è un racconto potente che parla di sfide, sorellanza, e del diritto di voto.


RECENSIONE

"Le streghe sono tornate, e camminano tra noi."

Buongiorno lettori e benvenuti o bentornati nel mio magico e caotico angolino di carta ed inchiostro!
Oggi sono qui a parlarvi di una recente uscita targata Oscarvault Mondadori che ringrazio per avermi omaggiato della earc, oltre a Nia di Reinsdelivres che mi ha permesso di partecipare al Review Party dedicato a questo libro!

Da dove cominciare?
Premetto che quando ho saputo dell'uscita di Le streghe in eterno mi sono precipitata a leggere la trama e ne sono rimasta folgorata in modo istantaneo, tanto che quando ho avuto in mano il file non ho saputo resistere e mi sono buttata a capofitto in questa magica lettura.
Peccato che di magico qui dentro ci sia gran poco, e mi piacerebbe spiegarvi anche il motivo di questa mia affermazione.

Ci troviamo in un contesto storico in cui le donne faticano a far sentire la propria voce.
La stregoneria esiste, non è un segreto, ma è proibita, sembra essere un ricordo lontano perso nel tempo, eppure tutte le donne sanno benissimo quali sono le parole giuste per evocarla, ma spesso mancano quelli che sono i mezzi.
Se c'è una cosa quindi che si rifà al concetto pagano di stregoneria, è proprio l'uso delle parole per fare la magia; ad ogni inizio capitolo troveremo infatti una sorta di filastrocche che richiamano una sensuale forma di potere dalla quale scaturisce la scintilla magica.
Sembrano filastrocche totalmente inventate per far muovere le labbra a bambine ingenue, ma coi mezzi giusti ci accorgeremo che invece sono esattamente quelle stesse parole la matrice della forza delle sorelle Eastwood e delle donne a loro vicine.

"Un tempo le streghe erano libere come corvi e impavide come volpi, perché la magia ardeva abbagliante e loro erano le padrone della notte."

Nel corso della lettura impareremo a conoscere meglio queste tre sorelle, una più diversa dall'altra, da Juniper, fiera e ribelle, a Belladonna, introversa ed amante di vecchie pagine ingiallite, ed infine Agnes, donna bellissima e desiderata, ma anche forte ed indipendente.
Nel libro le sorelle Eastwood sono rappresentate esattamente come la Dea nella sua forma triplice di vecchia, fanciulla e madre nella religione pagana, e per me amante dell'esoterismo e dell'occulto è stata una bella sorpresa trovare riferimenti ad argomenti reali e tangibili di una religione che ancora oggi viene praticata e che sembra mettere radici sempre più profonde in molte parti del mondo.
In Le streghe in eterno, infatti, la stregoneria praticata dalle donne viene vista come fonte di impudicizia, come un potere che se non controllato potrebbe prendere il sopravvento e risultare pericoloso per una società di stampo prettamente maschilista e patriarcale.
Ed è proprio questo il fulcro della lettura.
L'argomento del femminismo viene trattato in modo ampio e risoluto sotto diversi aspetti.
Le voci delle donne vengono messe a tacere, gli uomini hanno il controllo su tutto e quando la magia perpetrata da Juniper e le sue sorelle viene messa in atto, la società puritana ne viene spaventata a morte.
La stregoneria qui viene vista come la fonte di libertà ed indipendenza di donne che per troppo tempo hanno vissuto nell'ombra dell'individuo maschile, viene vista come la possibilità di cambiamento, di mutamento che porterà il femminile allo stesso livello della sua controparte, portando un nuovo equilibrio nella società dell'epoca.

Attorno alla tematica femminista ne ruotano altre di altrettanta forte importanza, come l'emancipazione sessuale femminile, la violenza , l'aborto o la possibilità di attuarlo attraverso l'ingerimento di sostanze adatte allo scopo, il diritto di voto o di parola per le donne, la differenza salariale tra donne e uomini, il concetto di donna vista come individuo sottomesso e debole, incapace di combattere per i propri ideali, e per ultima ma non meno importante, viene affrontata, attraverso alcuni personaggi che non rivelo per non fare spoiler, la tematica sull'amore Lgbt+.

Insomma, gli argomenti imbastiti dalla Harrow non sono di certo leggeri, ma attraverso il suo stile di narrazione poetico ed in qualche modo ipnotico, questa lettura scivola sotto i nostri occhi quasi come l'acqua di un torrente: limpida, cristallina e fresca.
E quindi mi chiederete: ma allora per quale motivo non ti ha entusiasmata del tutto?

C'è da dire che oggettivamente il libro è davvero scritto bene, tanto che in alcuni punti sembra di trovarsi in una fiaba macabra ed inquietante in pieno stile fratelli Grimm, le parole usate dall'autrice negli incantesimi che vi troviamo all'interno sono parole piene di magia e nostalgia di vecchi tempi andati, e hanno l'odore delle pagine ingiallite di antichi Grimori, tuttavia l'elemento fantasy qui dentro è un po' troppo carente, almeno per i miei gusti.

"Esistono racconti di intere città addormentate, di reami congelati in inverni senza fine, eserciti tramutati in ruggine e cenere."

Forse non ho ben compreso il modo di scrivere della Harrow. 
Forse non sono riuscita ad entrare in empatia con le tre sorelle, anche se ammetto che ci sono stati dei momenti in cui dentro di me si è accesa una scintilla che subito dopo si è spenta in un buio nulla di fatto.
Forse mi ero costruita un muro di aspettative troppo alto che non è stato superato. 
Forse credevo di imbattermi in un libro in cui la stregoneria viene continuamente messa in pratica attraverso strani rituali ed incantesimi dove l'azione viene prima di tutto e dove la magia vortica come un tornado inarrestabile.
Probabilmente mi sono fatta io un'idea sbagliata di tutta la storia, ma sta di fatto che leggere questo libro è stato come guardare un meraviglioso tramonto con un paio di occhiali dalle lenti sporche: ho visto i colori e i riflessi, ma non ho colto i contorni ben precisi di tutto il contesto e un po' mi è dispiaciuto.
All'inizio sono anche partita con entusiasmo, anche se nei primi capitoli mi è quasi parso di rivedere in modo sempre ripetitivo e monotono le stesse, interminabili scene. 
Gli stessi discorsi triti e ritriti.
Le stesse situazioni con annessi colpi di scena piuttosto prevedibili.

Nel complesso posso affermare che sia stata una lettura comunque piacevole, ricca di parole splendide ed evocative, non c'è che dire, inoltre le caratteristiche fisiche e caratteriali delle tre sorelle vengono delineate in modo impeccabile, così come anche quelle di personaggi marginali alla vicenda che comunque vi sono inseriti per un ruolo ben preciso.
Tuttavia la magia come viene intesa tutta pozioni ed incantesimi qui non la troverete.
La forza di Le streghe in eterno sta proprio nelle parole.
La magia delle parole è un concetto pericoloso, temibile, ma al contempo seducente ed inebriante.
Con le parole si può uccidere, ma si può anche salvare.
Se da una parte sono rimasta delusa dal fatto che la componente fantasy non sia propriamente così audace, ritengo che la storia delle donne in questo libro sia l'esempio di come ancora oggi si sentono molte di noi. E di come, a volte, la società abbia bisogno di etichettarci per farci appartenere ad un preciso tipo di categoria dal quale non si può scappare.
Tanta verità quindi in questa storia della Harrow, ma dall'altro lato poca stregoneria intesa come arte pratica magica.

Per come sono fatta io, mi aspettavo qualcosa di diverso, ma dopotutto ognuno ha i suoi gusti no?


LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂 ,5  \ 🍂🍂🍂🍂🍂


Ps. Passate anche sugli altri profili per altre succose recensioni!!

martedì 7 settembre 2021

Recensione "Sette regali" - Frank Tysell

 

TRAMA

Al diciassettesimo piano di un grattacielo di Milwaukee, nel Wisconsin, Marvin Nowel sorseggia champagne ammirando la città ai suoi piedi dalla finestra del salotto: l’odore dei soldi e della fama gli pervade il corpo. L’arroganza che lo ha portato in vetta, però, sta per ritorcersi contro di lui e quando riceve un pacco contenente una mano mozzata, il suo bel mondo gli crolla addosso. Forse, se avesse condotto una vita nel rispetto del prossimo e delle regole, i suoi cari non sarebbero finiti all’inferno. Una serie di istruzioni lo obbligherà a rischiare tutto pur di salvare i suoi familiari. Ma ci riuscirà, o finiranno per essere fatti a pezzi?

RECENSIONE

"E tu cosa faresti al suo posto?"

Buon pomeriggio lettori!
Scoperchio momentaneamente la mia cripta e torno alla vita per parlarvi di una collaborazione terminata qualche giorno fa e che mi ha macabramente affascinata!

Sette regali di Frank Tysell, che ringrazio per la copia cartacea e la fiducia, è un libro breve ma che sprizza sangue da tutti i pori!
Il protagonista è Marvin Nowel, un giovane uomo che dalla vita ha ottenuto tutto, e che dall'alto del piedistallo che si è creato grazie al suo costoso giro d'affari (non in maniera propriamente onesta sia chiaro), scruta con aria altezzosa tutti coloro che ha preso in giro nel corso degli ultimi anni.

Ma cosa accade quando il gatto prende il posto del topo?
Cosa succede quando il carnefice diventa la vittima?
Ecco, succedono cose molto brutte, ve lo dico io!

Se siete fan dei giochi inquietanti attuati dall'Enigmista nell'omonimo film, non potrete non apprezzare questa corsa a perdifiato contro il tempo stampata su carta.
Vi sporcherete di sangue e liquidi di dubbia provenienza, assisterete a scene di straordinaria follia e probabilmente non guarderete più con gli stessi occhi i corrieri che tanto gentilmente recapitano i vostri adorati, voluminosi pacchi!

In questo thriller-horror affilato, spietato e crudo, l'autore lascia da parte descrizioni troppo complesse per concentrarsi su frasi brevi, immediate, che arrivano subito al lettore come uno schiocco di dita.
Lo stile implica una certa fretta, il tempo è contato e si deve arrivare alla fine dove ci saranno delle scelte da prendere, scelte che non comportano in ogni caso un finale roseo e fiabesco.

Il linguaggio utilizzato dall'autore è semplice e d'effetto, lascia poco spazio all'immaginazione, soprattutto quando ci imbattiamo nelle scene più cruente e violente della vicenda, tuttavia per gusto personale avrei preferito che ci fosse una caratterizzazione migliore dei protagonisti, più approfondita, magari con qualche particolare in più sulla loro vita privata.
Capisco però che essendo una lettura incentrata soprattutto sulla suspense e una storia che vuole catturare il lettore e trascinarlo nella corsa di Marvin che è costantemente tallonato dai suoi aguzzini, l'autore abbia forse voluto dare più spazio ad una scrittura veloce e basica per risultare più d'effetto, rendendo il ritmo sempre più incalzante.
Il colpo di scena finale totalmente inaspettato lascia completamente disarmato chi legge!

Questa non è una storia pulita, anzi, il protagonista si troverà ad imbarcarsi in situazioni al limite del legale per poter salvare le persone che ama, e soprattutto dovrà fare appello al suo buon senso e ad una buona dose di autocontrollo per non impazzire di fronte all'ennesimo "regalo" che gli viene meticolosamente confezionato nei misteriosi pacchi che giungono di fronte alla sua porta. 

Credetemi, non volete sapere cosa vi si trova all'interno...o forse siete così pazzi da voler dare una sbirciatina?
In ogni caso trattenete la bile, il primo dei sette e solo l'inizio...

LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂 , 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂