lunedì 25 ottobre 2021

Recensione "Il segreto della speziale" - Sarah Penner

 
TRAMA

Regola n. 1 Il veleno non deve essere mai usato contro un'altra donna.

Regola n. 2 Il nome dell'assassina e della sua vittima devono sempre essere registrati nel libro della speziale.

Nascosta nei vicoli della Londra settecentesca, la piccola bottega di una speziale è frequentata da una clientela inusuale. Le donne di tutta la città sussurrano fra di loro il nome della misteriosa Nella, che vende veleni difficili da rintracciare e che possono essere usati contro gli uomini che le opprimono. Le regole sono poche ma ferree: il veleno non deve essere mai usato contro un'altra donna; il nome delle vittime e delle assassine verrà per sempre conservato nei registri della bottega. Eliza ha solo dodici anni quando entra dalla porta con l'insegna di un orso per richiedere, su ordine della sua padrona, un potente veleno. Da subito capisce che quel mondo magico, fatto di boccette di vetro, erbe odorose e ingredienti oscuri, è fatto per lei. E chiede alla speziale di poter diventare la sua assistente. Ma sarà proprio un errore di Eliza a sconvolgere il delicato equilibrio del piano di Nella e a scatenare terribili conseguenze che avranno eco nei secoli a venire. Nella Londra di oggi, una ragazza americana appassionata di storia, Caroline Parcewell, trascorre il suo anniversario di nozze in solitudine, fuggendo dai demoni che la perseguitano. Non si aspetta certo di ritrovare, nascosto nelle acque del Tamigi, un indizio che può essere la chiave per spiegare la serie di delitti irrisolti perpetrati due secoli prima. Eppure, le spire del veleno della speziale sono ancora pericolose, e qualcuno potrebbe non sopravvivere... L'esordio in libreria di Sarah Penner è un vero e proprio caso editoriale, adorato dai librai indipendenti che l'hanno scelto come romanzo dell'anno. Una storia affascinante e straordinaria che appena uscita ha scalato la classifica del «New York Times» rimanendovi stabile per mesi. Il segreto della speziale è un debutto magico e sovversivo, che racconta di misteri, veleni e vendette, ma anche di come le donne possano salvarsi a vicenda nonostante le barriere del tempo.


RECENSIONE

"La vita di una speziale è strana e solitaria."

Buongiorno lettori e buon inizio settimana!
Oggi vi parlo di una lettura consumata in appena due giorni, una lettura che mi ha conquistata sin dalle prime pagine e da cui non sono più riuscita a staccarmi: sto parlando di Il segreto della speziale di Sarah Penner, edito HarperCollins che ringrazio per avermi omaggiato della copia digitale!
Magnetica come poche, la scrittura di Penner è in grado di conquistare il lettore e calamitarlo nelle storie di Nella, Eliza e Caroline, donne così diverse, eppure legate da una forza e da una resilienza straordinarie.

La vicenda viene narrata in prima persona, ed è facile entrare in empatia con le donne protagoniste di questo romanzo, oltretutto i capitoli relativamente brevi aiutano ancora di più a proseguire più velocemente nella lettura: ci troviamo di fronte ad uno stile essenziale, non prolisso, ma tuttavia vagamente aulico, quasi onirico.
Quando ci caliamo nei panni di Nella ed Eliza, ci troviamo in un'Inghilterra di fine Settecento, in una bottega nascosta nell'oscurità di un vicolo che si scorge a malapena dalla strada principale, in un contesto in cui le donne sono schiacciate da una società di stampo prettamente patriarcale.
Nella è una speziale esperta, custode dei segreti dell'amata madre che le manca costantemente ogni giorno da quando è morta e che ha sempre lavorato per le donne, per recare sollievo laddove i medici troppo occupati a guarire gli uomini non sono mai arrivati.
Nella è una donna forte, indipendente, ma segnata da enormi sofferenze che ad un certo punto della sua vita l'hanno costretta a dedicarsi al lato oscuro della farmacia, ovvero i veleni.
Oltre ad essere custode dei segreti della madre, Nella tiene infatti un voluminoso registro in cui annota, volta dopo volta, i nomi delle donne che si rivolgono a lei per una delle cose più istintive e primordiali che animano l'essere umano: la vendetta.
E sarà proprio grazie a questa sua dote nel maneggiare veleni che conoscerà la coraggiosa Eliza, ragazzina di dodici anni al servizio di una ricca famiglia, che scoprirà già molto presto dove si possa spingere la crudeltà umana, tuttavia senza mai giudicare ciò che Nella prepara nella tenebra della sua bottega in Back Alley.
Eliza e Nella costruiranno un rapporto controverso basato sulla fiducia e sull'aiuto reciproco, spinto da una buona dose di empatia che l'una nutre nei confronti dell'altra, ma soprattutto impareranno a custodire i segreti di tutte le donne di Londra, ricche e povere, che si rivolgeranno alla speziale per togliersi di torno mariti infedeli, fratelli avidi o padri violenti.

"La speziale era l'amica di noi donne; le sue pozioni , custodi del nostro segreto: quegli uomini sono morti a causa nostra."

Parallelamente alla storia di Nella ed Eliza, troviamo quella di Caroline, ambientata nella Londra dei giorni nostri.
Caroline è una donna che ha appena scoperto l'infedeltà del marito, e che ha bisogno di staccare la spina da una routine soffocante fatta di sogni repressi, la maggior parte dei quali negati proprio da quel marito che l'ha tradita dopo dieci anni di matrimonio.
Caroline sceglie di partire per Londra sola, alla deriva, tentando di ricomporre un puzzle ridotto in mille pezzi di sé stessa, e si trova quasi casualmente a fare mudlarking (ovvero la ricerca di oggetti di valore nel fango del fiume) sulle fredde rive del Tamigi, alla ricerca di vecchi reperti dimenticati dal tempo e gettati in pasto alle gelide acque del fiume.
Sarà proprio un'ampolla di vetro colorato con un simbolo rovinato ed incomprensibile inciso sul lato ad accendere la fiamma della curiosità nella donna, che si ritroverà ad indagare sulla storia di una speziale scomparsa in circostanze ancora misteriose.
Una corsa contro il tempo per comprendere ciò che il passato vuole tenere segreto.
Una corsa contro il tempo per scendere a compromessi col proprio essere e cercare di capire i propri desideri.
La storia delle tre donne si intreccerà in una conturbante tela di avvenimenti tra passato e presente, e la verità verrà a galla portando alla luce segreti impolverati che il tempo ha voluto seppellire.

Il segreto della speziale è un libro scritto da una donna per le donne, questa è la prima sensazione che ho provato mentre mi immergevo tra le pagine della lettura; è una storia di resistenza e segreti, la storia di Caroline che per compiacere il marito decide di mettere a tacere il fuoco dentro di sé, intraprendendo una vita fatta di lavori stabili e giorni identici l'uno all'altro, grigi e statici, privi di quella scintilla che lei ama tanto rincorrere.
Nella è una donna provata dalla vita, che decide di fare della sofferenza la propria forza, dedicandosi alle donne in una società in cui le stesse vengono messe a tacere, schiave nel ruolo preconfezionato dai loro padri di madri e mogli devote.
Diventerà così la custode dei loro segreti, scrivendo i nomi di tutte nel suo grande e polveroso registro, maneggiando sostanze tossiche e veleni letali giorno e notte, confezionando preparati che andranno ad uccidere gli uomini: lei, infatti, non concepisce l'uso delle sue pozioni nei confronti di altre donne.
Nella è un' assassina, in fin dei conti, e lei lo sa bene.
E sa bene che il suo tempo è contato.

"Il mondo non è benevolo con noi donne...e abbiamo poche occasioni per lasciare un segno indelebile."

Eliza irrompe nella vita di Nella come un fulmine a ciel sereno.
Ha solo dodici anni, ma il coraggio e lo sguardo di una donna adulta.
Quando entra nella bottega della speziale, sa che non è per andare ad acquistare un rimedio per la tosse o per il mal di stomaco, bensì per uccidere il suo padrone.
Eppure, composta come poche, Eliza è oltremodo affascinata da quel mondo oscuro, fatto di erbe e sostanze pericolose che se ingerite anche solo in piccole dosi, possono portare ad una morte orrenda, fatta di vomito e sangue, umori freddi e deliri.

"Sono una speziale, ed è mio dovere curare le donne. Per quello sono venute da me in tutti questi anni, e io ho venduto loro ciò che volevano. Ne ho protetto i segreti e ho sopportato il peso dei loro fardelli."

Questa è dunque una storia di solidarietà tra donne, una solidarietà che purtroppo ai giorni nostri sembra essere ancora carente, conseguenza di invidie, gelosie, malelingue e pregiudizi.
Le donne sono le protagoniste assolute di questo libro: donne ferite, assetate di vendetta, donne in sofferenza che hanno perso tutto, donne che cercano la propria identità strappata a forza da uomini che le vogliono mettere a tacere, che le vogliono tenere sottomesse, donne che decidono di rimboccarsi le maniche e di fare delle proprie debolezze i punti di forza, donne maestre nel maneggiare sostanze velenose e letali, che uccidono senza sporcarsi le mani, che operano nel silenzio e nell'ombra, complici di altre donne.
Il segreto della speziale è arrivato probabilmente nel momento giusto, donandomi più consapevolezza.
I sogni alcune volte vengono accantonati nel momento in cui si conosce una persona.
Ci sono uomini che non vogliono vedere la propria donna realizzata, che la confinano a ruolo di madre e moglie, con un lavoro che magari a lei stessa non piace ma che dà stabilità e che quindi contribuisce a mandare avanti la famiglia. 
Ci sono uomini che vogliono annullare la propria compagna, che addirittura non accettano che lei abbia un lavoro, che sia indipendente, che con i guadagni si tolga qualche sfizio, qualche sfizio che lui non vorrebbe si togliesse. 
Uomini che vogliono imprigionare le donne, che le vogliono dipendenti da loro, sia affettivamente che economicamente.
Ecco, Caroline si libera di tutto questo, ripercorrendo la storia di Nella ed Eliza, e di tutte le donne che non hanno accettato quel vincolo maschilista che da secoli ormai le ha costrette a rimanere zitte, impotenti, sottomesse, prive di libertà.

Questa è anche una storia di libertà femminile, emancipazione, coraggio.
Una storia di veleni, misteri e magia. Di affetto, vendette, tradimenti, dolori e rivincite.
Come una fenice che risorge dalle proprie ceneri.
La rinascita. 
L'indipendenza.
La donna in tutte le sue splendide sfaccettature.

LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂🍂, 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂





martedì 5 ottobre 2021

Recensione "Le streghe di Moonvalley" - Amanda Fall


 TRAMA

Cosa accadrebbe se in una cittadina fondata da una comunità di streghe alla fine del Seicento cominciassero a verificarsi misteriosi omicidi? Olivia Cromwell, strega novizia ed erede di una delle famiglie fondatrici di Moonvalley, non sembra in grado di attingere all’antica magia ancestrale della propria stirpe per porre fine allo sterminio. I suoi poteri sono improvvisamente impazziti e primordiali creature appartenenti al Regno Sotto la Collina minacciano la cittadina costruita nella Valle. Tra Orobie sotterranee custodi del sapere magico, un Broom and Witchcraft per soli turisti stregoni, un castello infestato, un negozio di amuleti incantati, antichi amori e vecchie faide, gli avvenimenti di un autunno particolarmente gelido segneranno il futuro della Congrega di Moonvalley. Quando la magia e la stregoneria non saranno sufficienti a debellare un popolo antico quanto il mondo stesso, riusciranno Oliva Cromwell e il suo Cerchio a sventare un’arcana vendetta e a riparare agli errori commessi dai loro antenati?

RECENSIONE

"Non abbiate paura della morte poiché essa è solo l'inizio. Non abbiate paura del trapasso poiché attraverso di esso entrerete nel Regno delle Streghe. Non abbiate paura delle anime dei nostri defunti poiché esse racchiudono tutto il nostro sapere magico. E ora, che la celebrazione del Samhain abbia inizio."

Buongiorno lettori e buon Martedì!
Oggi è la giornata perfetta per parlarvi della lettura che ho terminato proprio ieri mattina: il cielo fuori è plumbeo e promette pioggia, inoltre le temperature si sono notevolmente abbassate e la prima foschia mattutina è arrivata ad avvolgere le campagne qui attorno.

Quale momento migliore, quindi, per presentarvi l'ultimo libro che ho letto e di cui mi sono innamorata sin dalle prime pagine?
Le streghe di Moonvalley edito Segreti in giallo Edizioni, e scritto da Amanda Fall, che ringrazio tantissimo per la copia cartacea, è un fantasy che parla di streghe e lo fa con piglio frizzante e deciso, ironico e leggero, senza tuttavia trascurare l'anima dark che sarà il filo conduttore dell'intero romanzo.
Ciò che ho sicuramente amato non appena ho varcato i cancelli di Moonvalley, è stato il worldbuilding creato dall'autrice, un mondo magico che mi ha ricordato l'universo potteriano, mescolato ad elementi gotici da Nightmare before Christmas o La sposa cadavere, per non parlare dell'inquietudine costantemente presente che richiama in modo vago anche quel presentimento sinistro che si può ben cogliere in film come Il mistero di Sleepy Hollow, edulcorato (ma non troppo) da cenni che mi hanno ricordato l'epico Hocus Pocus.
Insomma, se siete alla ricerca di un libro che sia in linea col periodo tetro e cupo in cui ci stiamo addentrando, ma che vi accolga anche in ambienti cozy che sembrano usciti direttamente da Pinterest (frappuccini con zucca e cannella compresi) , non posso che consigliarvi Le streghe di Moonvalley!

"Pumpkin Maple Cappuccino con crema alla vaniglia, panna acida e una spruzzata di cannella."

Tralasciando lo sfondo volutamente creato dall'autrice per calare la storia in luoghi misteriosi e sempre avvolti da un'angosciosa e densa nebbiolina, nel libro troviamo una storia che si snoda tra passato e presente: se da una parte la vicenda si svolge ai giorni nostri, in cui a Moonvalley la stregoneria non è un mistero, ma anzi, rappresenta l'energia che in qualche modo fa andare avanti la piccola cittadina, dall'altro troviamo dei momenti in cui si torna indietro ai processi più scabrosi nella storia della caccia alle streghe.
Amanda ha saputo costruire in modo coerente e senza difficoltà ogni singolo tassello appartenente al passato, che poi porterà al puzzle completo di rivelazioni finali, incastrandolo nel presente senza farlo risultare fuori contesto o troppo forzato: l'insieme di scene si amalgama perfettamente creando una trama che fila senza intoppi e che si snoda in modo scorrevole.

Un altro punto a favore va sicuramente alla caratterizzazione dei personaggi.
La storia viene narrata in terza persona da diversi punti di vista, quindi avremo delle parti in cui vivremo nella mente di Olivia Cromwell, la protagonista principale, per poi spostarci anche tra gli altri personaggi, come Cordelia Stonemoss, che io ho personalmente amato, oppure Julian e Chris, di conseguenza possiamo viverci la vicenda a 360 gradi, comprendendo meglio alcuni elementi importanti per lo sviluppo della trama.
Ogni personaggio, come vi ho già anticipato, è stato descritto in modo a mio parere impeccabile, perché descritto con peculiarità che lo differenziano dagli altri (basti pensare ad esempio ad Olivia, ragazza che si può leggere come un libro aperto, che esterna le proprie emozioni, riflessiva e non impulsiva, e alla migliore amica Cordelia, smaliziata, una testa calda, esplosiva e focosa, poco incline all'esternare i suoi sentimenti); inoltre, ho amato come ogni strega in questo libro abbia una caratteristica fisica peculiare che appartiene alla famiglia da cui discende (come ad esempio i canini appuntiti per la famiglia Cromwell).

Così come il fisico, ogni famiglia di streghe padroneggia un certo tipo di magia.
Ma badate bene che in questo libro non esiste il concetto di magia buona e magia cattiva, e per me questo è un argomento davvero molto delicato, poiché a parere mio la magia non è mai bianca e nera, ma dipende tutto dalle intenzioni della strega stessa.
Fatta questa premessa, posso sostenere che questa visione della magia viene descritta molto bene anche in questo libro, poiché ogni genere di stregoneria effettuata qui non è mai buona o cattiva, ma assume piuttosto una piega neutra (o come già dicevo, dipende dalle intenzioni di chi compie la magia); in ogni incantesimo, ad esempio, viene utilizzato il sangue, che in antichità si pensava venisse usato esclusivamente nei rituali di magia nera, ma che in realtà ha un significato molto più profondo, e viene quindi impiegato anche in riti prettamente "bianchi".

Avremo quindi il cattivo in questa storia?
Ni, perché come dicevo dipende dai punti di vista.
Il cattivo principale c'è, ed è anche piuttosto antipatico, ma scoprirete che alcuni "malvagi" in questa storia non lo saranno per niente, mentre altre persone che si guadagneranno la nostra fiducia alla fine non saranno altro che impostori. E tutta la storia sarà ancora una volta capovolta!
Preparatevi a colpi di scena che si concentreranno soprattutto verso la fine, e si susseguiranno in maniera talmente ravvicinata che vi lasceranno senza parole, assicurato!
Inoltre, non ci sarà un lieto fine, o almeno, molte cose rimarranno in sospeso e verranno credo rivelate in un secondo volume al quale l'autrice sta già lavorando (ed io sono curiosa di sapere come andrà a finire!).

C'è la componente fantasy?
Sì, ed è massiccia e come piace a me. 
Rispetto a Le streghe in eterno in cui non ho trovato nulla di fantasy, qui la magia e la stregoneria, le pozioni ed i rituali arcaici, gli incantesimi sussurrati in latino a fior di labbra, fate crudeli, fantasmi, spettri e scuole di magia vi usciranno anche dalle orecchie e ne rimarrete estasiati!

C'è la componente romance?
Ovvio, ma non pensate che sia stucchevole e melensa.
Il romance c'è ma è dosato in modo consapevole e si incastra perfettamente nella storia, ma non voglio svelarvi altro se non che una ship in cui speravo finalmente (perché solitamente non sono fortunata con le ship) si è realizzata, anche se rimane in sospeso anch'essa nel finale (non vedo l'ora di conoscerne gli sviluppi).

Nel complesso Le streghe di Moonvalley mi è piaciuto?
Ammetto che è stata una lettura davvero intrigante ed in linea col periodo autunnale che io personalmente adoro; leggendo ed avanzando ad ogni pagina mi sembrava di trovarmi lì, in quella cittadina dove i tetti delle case assomigliano a cappelli di strega dalle punte affusolate, dove le insegne di gatti col pelo rizzato in ferro battuto vengono sbatacchiate qua e là dal vento che promette l'Inverno, dove manti di foglie ingiallite rivestono i marciapiedi, dove l'oceano lambisce gli scogli con le sue acque gelide popolate da creature misteriose, dove regna la tranquillità dei cimiteri monumentali e dove gli spettri infestano i castelli abbandonati.
Forse una cosa che non mi ha fatta particolarmente impazzire è la lunghezza di alcune frasi che rendono a volte la lettura leggermente difficoltosa, arricchite da descrizioni un po' troppo piene di fronzoli, ma per essere un romanzo d'esordio è davvero un'ottima partenza!

Una menzione speciale va ad alcuni luoghi di cui mi sono innamorata, sia per nome che per caratteristiche, come il Lunastero, una sorta di municipio magico in cui vengono raccolte tutte le scartoffie ed i documenti relativi a vita, morte e miracoli di ogni creatura magica residente a Moonvalley, oppure le splendide Orobie, luoghi sotterranei antichi in cui le streghe si riuniscono per imparare le arti magiche e dove vengono custoditi tutti i saperi delle varie famiglie, una specie di Hogwarts, ma sottoterra.

Ed ovviamente, non posso non nominare ancora una volta il mio personaggio preferito , ovvero la mia carismatica Cordelia, strega dotata di un potere immenso, dal temperamento focoso e dalla passionalità dirompente, che si diletta nell'arte della Negromanzia e del Voodoo; e poi, accanto a lei, Marcel Levistain, stregone divinatorio che mi ha incantata coi suoi due occhioni blu e la sua costante insicurezza mascherata di arroganza.

Ancora vi state chiedendo se leggere questo libro?


LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂🍂, 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂