martedì 5 ottobre 2021

Recensione "Le streghe di Moonvalley" - Amanda Fall


 TRAMA

Cosa accadrebbe se in una cittadina fondata da una comunità di streghe alla fine del Seicento cominciassero a verificarsi misteriosi omicidi? Olivia Cromwell, strega novizia ed erede di una delle famiglie fondatrici di Moonvalley, non sembra in grado di attingere all’antica magia ancestrale della propria stirpe per porre fine allo sterminio. I suoi poteri sono improvvisamente impazziti e primordiali creature appartenenti al Regno Sotto la Collina minacciano la cittadina costruita nella Valle. Tra Orobie sotterranee custodi del sapere magico, un Broom and Witchcraft per soli turisti stregoni, un castello infestato, un negozio di amuleti incantati, antichi amori e vecchie faide, gli avvenimenti di un autunno particolarmente gelido segneranno il futuro della Congrega di Moonvalley. Quando la magia e la stregoneria non saranno sufficienti a debellare un popolo antico quanto il mondo stesso, riusciranno Oliva Cromwell e il suo Cerchio a sventare un’arcana vendetta e a riparare agli errori commessi dai loro antenati?

RECENSIONE

"Non abbiate paura della morte poiché essa è solo l'inizio. Non abbiate paura del trapasso poiché attraverso di esso entrerete nel Regno delle Streghe. Non abbiate paura delle anime dei nostri defunti poiché esse racchiudono tutto il nostro sapere magico. E ora, che la celebrazione del Samhain abbia inizio."

Buongiorno lettori e buon Martedì!
Oggi è la giornata perfetta per parlarvi della lettura che ho terminato proprio ieri mattina: il cielo fuori è plumbeo e promette pioggia, inoltre le temperature si sono notevolmente abbassate e la prima foschia mattutina è arrivata ad avvolgere le campagne qui attorno.

Quale momento migliore, quindi, per presentarvi l'ultimo libro che ho letto e di cui mi sono innamorata sin dalle prime pagine?
Le streghe di Moonvalley edito Segreti in giallo Edizioni, e scritto da Amanda Fall, che ringrazio tantissimo per la copia cartacea, è un fantasy che parla di streghe e lo fa con piglio frizzante e deciso, ironico e leggero, senza tuttavia trascurare l'anima dark che sarà il filo conduttore dell'intero romanzo.
Ciò che ho sicuramente amato non appena ho varcato i cancelli di Moonvalley, è stato il worldbuilding creato dall'autrice, un mondo magico che mi ha ricordato l'universo potteriano, mescolato ad elementi gotici da Nightmare before Christmas o La sposa cadavere, per non parlare dell'inquietudine costantemente presente che richiama in modo vago anche quel presentimento sinistro che si può ben cogliere in film come Il mistero di Sleepy Hollow, edulcorato (ma non troppo) da cenni che mi hanno ricordato l'epico Hocus Pocus.
Insomma, se siete alla ricerca di un libro che sia in linea col periodo tetro e cupo in cui ci stiamo addentrando, ma che vi accolga anche in ambienti cozy che sembrano usciti direttamente da Pinterest (frappuccini con zucca e cannella compresi) , non posso che consigliarvi Le streghe di Moonvalley!

"Pumpkin Maple Cappuccino con crema alla vaniglia, panna acida e una spruzzata di cannella."

Tralasciando lo sfondo volutamente creato dall'autrice per calare la storia in luoghi misteriosi e sempre avvolti da un'angosciosa e densa nebbiolina, nel libro troviamo una storia che si snoda tra passato e presente: se da una parte la vicenda si svolge ai giorni nostri, in cui a Moonvalley la stregoneria non è un mistero, ma anzi, rappresenta l'energia che in qualche modo fa andare avanti la piccola cittadina, dall'altro troviamo dei momenti in cui si torna indietro ai processi più scabrosi nella storia della caccia alle streghe.
Amanda ha saputo costruire in modo coerente e senza difficoltà ogni singolo tassello appartenente al passato, che poi porterà al puzzle completo di rivelazioni finali, incastrandolo nel presente senza farlo risultare fuori contesto o troppo forzato: l'insieme di scene si amalgama perfettamente creando una trama che fila senza intoppi e che si snoda in modo scorrevole.

Un altro punto a favore va sicuramente alla caratterizzazione dei personaggi.
La storia viene narrata in terza persona da diversi punti di vista, quindi avremo delle parti in cui vivremo nella mente di Olivia Cromwell, la protagonista principale, per poi spostarci anche tra gli altri personaggi, come Cordelia Stonemoss, che io ho personalmente amato, oppure Julian e Chris, di conseguenza possiamo viverci la vicenda a 360 gradi, comprendendo meglio alcuni elementi importanti per lo sviluppo della trama.
Ogni personaggio, come vi ho già anticipato, è stato descritto in modo a mio parere impeccabile, perché descritto con peculiarità che lo differenziano dagli altri (basti pensare ad esempio ad Olivia, ragazza che si può leggere come un libro aperto, che esterna le proprie emozioni, riflessiva e non impulsiva, e alla migliore amica Cordelia, smaliziata, una testa calda, esplosiva e focosa, poco incline all'esternare i suoi sentimenti); inoltre, ho amato come ogni strega in questo libro abbia una caratteristica fisica peculiare che appartiene alla famiglia da cui discende (come ad esempio i canini appuntiti per la famiglia Cromwell).

Così come il fisico, ogni famiglia di streghe padroneggia un certo tipo di magia.
Ma badate bene che in questo libro non esiste il concetto di magia buona e magia cattiva, e per me questo è un argomento davvero molto delicato, poiché a parere mio la magia non è mai bianca e nera, ma dipende tutto dalle intenzioni della strega stessa.
Fatta questa premessa, posso sostenere che questa visione della magia viene descritta molto bene anche in questo libro, poiché ogni genere di stregoneria effettuata qui non è mai buona o cattiva, ma assume piuttosto una piega neutra (o come già dicevo, dipende dalle intenzioni di chi compie la magia); in ogni incantesimo, ad esempio, viene utilizzato il sangue, che in antichità si pensava venisse usato esclusivamente nei rituali di magia nera, ma che in realtà ha un significato molto più profondo, e viene quindi impiegato anche in riti prettamente "bianchi".

Avremo quindi il cattivo in questa storia?
Ni, perché come dicevo dipende dai punti di vista.
Il cattivo principale c'è, ed è anche piuttosto antipatico, ma scoprirete che alcuni "malvagi" in questa storia non lo saranno per niente, mentre altre persone che si guadagneranno la nostra fiducia alla fine non saranno altro che impostori. E tutta la storia sarà ancora una volta capovolta!
Preparatevi a colpi di scena che si concentreranno soprattutto verso la fine, e si susseguiranno in maniera talmente ravvicinata che vi lasceranno senza parole, assicurato!
Inoltre, non ci sarà un lieto fine, o almeno, molte cose rimarranno in sospeso e verranno credo rivelate in un secondo volume al quale l'autrice sta già lavorando (ed io sono curiosa di sapere come andrà a finire!).

C'è la componente fantasy?
Sì, ed è massiccia e come piace a me. 
Rispetto a Le streghe in eterno in cui non ho trovato nulla di fantasy, qui la magia e la stregoneria, le pozioni ed i rituali arcaici, gli incantesimi sussurrati in latino a fior di labbra, fate crudeli, fantasmi, spettri e scuole di magia vi usciranno anche dalle orecchie e ne rimarrete estasiati!

C'è la componente romance?
Ovvio, ma non pensate che sia stucchevole e melensa.
Il romance c'è ma è dosato in modo consapevole e si incastra perfettamente nella storia, ma non voglio svelarvi altro se non che una ship in cui speravo finalmente (perché solitamente non sono fortunata con le ship) si è realizzata, anche se rimane in sospeso anch'essa nel finale (non vedo l'ora di conoscerne gli sviluppi).

Nel complesso Le streghe di Moonvalley mi è piaciuto?
Ammetto che è stata una lettura davvero intrigante ed in linea col periodo autunnale che io personalmente adoro; leggendo ed avanzando ad ogni pagina mi sembrava di trovarmi lì, in quella cittadina dove i tetti delle case assomigliano a cappelli di strega dalle punte affusolate, dove le insegne di gatti col pelo rizzato in ferro battuto vengono sbatacchiate qua e là dal vento che promette l'Inverno, dove manti di foglie ingiallite rivestono i marciapiedi, dove l'oceano lambisce gli scogli con le sue acque gelide popolate da creature misteriose, dove regna la tranquillità dei cimiteri monumentali e dove gli spettri infestano i castelli abbandonati.
Forse una cosa che non mi ha fatta particolarmente impazzire è la lunghezza di alcune frasi che rendono a volte la lettura leggermente difficoltosa, arricchite da descrizioni un po' troppo piene di fronzoli, ma per essere un romanzo d'esordio è davvero un'ottima partenza!

Una menzione speciale va ad alcuni luoghi di cui mi sono innamorata, sia per nome che per caratteristiche, come il Lunastero, una sorta di municipio magico in cui vengono raccolte tutte le scartoffie ed i documenti relativi a vita, morte e miracoli di ogni creatura magica residente a Moonvalley, oppure le splendide Orobie, luoghi sotterranei antichi in cui le streghe si riuniscono per imparare le arti magiche e dove vengono custoditi tutti i saperi delle varie famiglie, una specie di Hogwarts, ma sottoterra.

Ed ovviamente, non posso non nominare ancora una volta il mio personaggio preferito , ovvero la mia carismatica Cordelia, strega dotata di un potere immenso, dal temperamento focoso e dalla passionalità dirompente, che si diletta nell'arte della Negromanzia e del Voodoo; e poi, accanto a lei, Marcel Levistain, stregone divinatorio che mi ha incantata coi suoi due occhioni blu e la sua costante insicurezza mascherata di arroganza.

Ancora vi state chiedendo se leggere questo libro?


LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂🍂, 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂





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