lunedì 27 marzo 2023

Mini recensione - "Luce Nera" - Ska W. Barnes


 TRAMA

La realtà può sanguinare, l’aria distorcersi e un’anima spezzarsi.

La squadra composta da Noah, Melrose e Kyle ripulisce i luoghi infestati in cui si sono svolti alcuni dei crimini più efferati degli ultimi anni. In quei teatri di oscenità, con ancora resti marcescenti e melodie dissonanti di mosche e scarafaggi, indugiano gli spettri disperati delle vittime e, a volte, anche presenze molto peggiori.
 
Durante uno di questi incarichi qualcosa va storto, le conseguenze sono devastanti, e il loro peso è tanto gravoso da stravolgere più di una vita per sempre.

RECENSIONE

"Il sangue non è soltanto un'esca, ma un tramite."

Vi siete mai domandati cosa succede nel corpo di una persona dopo essere stata posseduta? Posseduta da entità ultraterrene molto cattive e pericolose?

Non è una domanda che ci si pone tutti i giorni, ovviamente, ma dopo aver letto Luce Nera, e nel mentre, mi sono chiesta se effettivamente dopo un avvenimento del genere il corpo ne rimetta, in peggio.

In questa novella di circa 100 pagine, l'autrice utilizza uno stile di scrittura che punta sul lato sensoriale, infatti, il protagonista, Noah, dopo essere stato posseduto in seguito ad una missione di "purificazione" che sembra conclusa, ma che in realtà è finita piuttosto male, si troverà a combattere questa "cosa" che vive dentro di lui, e che gli trasmette in qualche modo tutti i suoi pensieri, i ricordi, stralci di momenti orrendi, sanguinosi, marci, frammenti di ciò che chi lo possiede ha commesso mentre era ancora in vita.

L’autrice quindi ci introduce alle sensazioni che Noah prova durante e dopo tale possessione, concentrandosi su ciò che il suo corpo avverte, come ad esempio continue fitte di dolore dovute all'intromissione di un corpo estraneo nel suo, ma soprattutto sul veleno con cui l'entità malefica contagia la sua mente.

Ma nello scorrere della vicenda, che devo dire si snoda fluidamente grazie anche alla prosa diretta e decisa dell'autrice che lascia poco spazio all'immaginazione, troviamo anche una sorta di introspezione che ci fa entrare in empatia molto facilmente con Noah, e di seguito anche con James, colui che sarà incaricato di tenerlo d'occhio, dato che gli effetti collaterali della possessione potrebbero essere imprevedibili ma pericolosi.

Quello che ho captato io in questa storia, di significato più sottile, è invece una sorta di metafora che incarna la battaglia che l'essere umano attua praticamente ogni giorno contro la sua mente.

Il saper fronteggiare i propri mostri, quelli che stanno nella nostra testa, quelli che si risvegliano quando si spegne la luce, o quando ci si ritrova da soli.

In questa storia ho trovato un mondo conturbante e controverso, un mondo oscuro, pieno di tentacoli appiccicosi, incrostati di sangue, che tengono intrappolata la mente, che partoriscono pensieri e macinano paure, una sopra l'altra.

Il convivere col post-possessione per Noah non è semplice, gli strascichi del fatto sono tangibili e reali, e sarà proprio James che come un'ancora lo terrà a galla nel mare buio in cui nuota.

Luce Nera è strano, io stessa non riesco a trovare le parole giuste per descriverlo, poiché risulta essere particolare, vagamente onirico, bizzarro, visionario, eppure a tratti ho avuto come l'impressione che ciò che il protagonista vive sia piuttosto vicino a ciò che ho vissuto io nei miei momenti bui, per questo credo che nonostante sia stato inserito l'elemento paranormale, ci sia anche una sorta di messaggio subliminale per ciò che riguarda quello che vi ho accennato poco prima, ovvero l'essere vulnerabili mentalmente.

Nonostante possa sembrare sulle prime molto crudo anche per la presenza di scene particolarmente cruente, Luce Nera è un'esplorazione profonda dei meandri umani, che ci permette di calarci nel buio della mente, un buio denso e melmoso.

Queste pagine spianano la strada ad un progetto molto più lungo e laborioso, l'autrice si è lasciata andare a qualche indiscrezione che promette uno sviluppo più approfondito per Noah e James, e io spero che arrivi presto perché secondo me, semmai diventasse libro, sarebbe un'ottima idea a livello di trama ed intreccio.

Ringrazio l'autrice per avermi fornito la copia digitale gratuita per la lettura e la fiducia.

LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂🍂🍂 \ 🍂🍂🍂🍂🍂

Mini recensione - "Il ritratto di Dorian Gray" - Oscar Wilde


 TRAMA

Dorian Gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward, il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per Dorian un atto d'accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.

RECENSIONE

"I suoi peccati sarebbero stati per l'immagine dipinta sulla tela ciò che il verme è per il cadavere."

Ma voi l'avete letto Dorian Gray?

In trent'anni di vita, posso confessare, con una certa puntina di vergogna, di non averlo mai letto, non interamente comunque, perché ai tempi della scuola me ne ricordo solo qualche stralcio incontrato qui e là tra i testi scolastici.

Farne una recensione mi sembra una cosa piuttosto frivola e superflua, anche perché se ne trovano tantissime in giro, e io non me la sento di recensire un testo che ha praticamente fatto la storia della letteratura, non ne sarei probabilmente all'altezza.

 

Ma un parere modesto lo voglio dare, seppur molto breve, e forse molti non saranno d'accordo su ciò che dirò, altri magari sì, dunque veniamo al punto.

Il ritratto di Dorian Gray mi è piaciuto praticamente dalla metà in poi, perché nelle prime pagine, in cui ci destreggiamo tra le splendide e ciniche citazioni di Lord Henry, e vari discorsi sulla vita, sui peccati e sulla bellezza impossibile di Dorian, nonché sulla maniacale ossessione che Basil nutre nei confronti del giovinetto, mi sono annoiata a morte.

Il momento in cui la lettura ha iniziato ad entusiasmarmi ed affascinarmi è stato il momento in cui Dorian inizia a decadere.

A decomporsi.

A corrompersi.

Vedere come il ritratto marcisce al suo posto, assistere all'angoscia crescente di Dorian che osserva sé stesso cadere un po' alla volta tra le braccia infere, ecco, da quell'istante in poi la lettura mi ha inevitabilmente attratta, trasportandomi verso il culmine finale in cui succede l'apice della disgrazia.

 Ovviamente, potevo esimermi dall'innamorarmi di quel raffinato ed impudente pezzo di Lord Henry?

Non mi sono fatta mancare nulla, certo, questo arrogante nobiluomo dalla lingua affilata mi ha conquistata quasi da subito, dannazione, nonostante alcune volte mi sia venuto l'istinto di prenderlo a testate sui denti, mentre per il povero Basil, provo solo una gran pena per il suo essere stato troppo delicato, troppo gentile, quando avrebbe potuto benissimo mandare a quel paese quel pazzo narcisista di Dorian e Lord Henry stesso.

Il contesto storico lo conosciamo tutti, una Londra oscura, sporca, dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri tentano di farsi strada a morsi in una società che li vuole assolutamente ai margini.

L'aristocrazia londinese si destreggia tra una cena d'affari e l'altra, un incontro a teatro, una chiacchiera intima nel salotto di una contessa…o nei sobborghi in cui brulicano bordelli in cui ci si fa d'oppio. Lo stile di Wilde è pomposo, forse in alcune parti addirittura dispersivo, eppure possiede quella cupezza, quella vena macabra, quello strato di marciume travestito d'oro che tanto mi delizia, e forse è proprio per questo che tutto sommato il personaggio di Dorian, che da timido giovinetto diviene un uomo traboccante di peccati inconfessabili, mi ha un poco alla volta sedotta ed abbandonata, proprio come gli ha ben insegnato il suo caro Lord Henry. Insomma, il contenuto è assai gradevole, lo ammetto, ed è anche interessante il fatto che si sa che Dorian commette dei peccati per i quali la sua anima si macchia giorno dopo giorno, anno dopo anno, mentre il suo corpo rimane eternamente fanciullesco, ma non si sa effettivamente QUALI siano tali peccati.

Il ritratto di Dorian Gray è forse stato scritto per mettere il lettore di fronte ai propri peccati assieme a quelli di Dorian?

Mah, questo lo scopriremo solo leggendo!

LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂, 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂