La squadra composta da Noah, Melrose e Kyle ripulisce i luoghi infestati in cui si sono svolti alcuni dei crimini più efferati degli ultimi anni. In quei teatri di oscenità, con ancora resti marcescenti e melodie dissonanti di mosche e scarafaggi, indugiano gli spettri disperati delle vittime e, a volte, anche presenze molto peggiori.
Vi siete mai domandati cosa succede nel corpo di una persona
dopo essere stata posseduta? Posseduta da entità ultraterrene molto cattive e pericolose?
Non è una domanda che ci si pone tutti i giorni, ovviamente,
ma dopo aver letto Luce Nera, e nel mentre, mi sono chiesta se effettivamente
dopo un avvenimento del genere il corpo ne rimetta, in peggio.
In questa novella di circa 100 pagine, l'autrice utilizza
uno stile di scrittura che punta sul lato sensoriale, infatti, il protagonista,
Noah, dopo essere stato posseduto in seguito ad una missione di
"purificazione" che sembra conclusa, ma che in realtà è finita
piuttosto male, si troverà a combattere questa "cosa" che vive dentro
di lui, e che gli trasmette in qualche modo tutti i suoi pensieri, i ricordi,
stralci di momenti orrendi, sanguinosi, marci, frammenti di ciò che chi lo
possiede ha commesso mentre era ancora in vita.
L’autrice quindi ci introduce alle sensazioni che Noah prova
durante e dopo tale possessione, concentrandosi su ciò che il suo corpo
avverte, come ad esempio continue fitte di dolore dovute all'intromissione di
un corpo estraneo nel suo, ma soprattutto sul veleno con cui l'entità malefica
contagia la sua mente.
Ma nello scorrere della vicenda, che devo dire si snoda fluidamente grazie anche alla prosa diretta e decisa dell'autrice che lascia poco spazio all'immaginazione, troviamo anche una sorta di introspezione che ci fa entrare in empatia molto facilmente con Noah, e di seguito anche con James, colui che sarà incaricato di tenerlo d'occhio, dato che gli effetti collaterali della possessione potrebbero essere imprevedibili ma pericolosi.
Quello che ho captato io in questa storia, di significato più sottile, è invece una sorta di metafora che incarna la battaglia che l'essere umano attua praticamente ogni giorno contro la sua mente.
Il saper fronteggiare i propri mostri, quelli che stanno
nella nostra testa, quelli che si risvegliano quando si spegne la luce, o
quando ci si ritrova da soli.
In questa storia ho trovato un mondo conturbante e
controverso, un mondo oscuro, pieno di tentacoli appiccicosi, incrostati di
sangue, che tengono intrappolata la mente, che partoriscono pensieri e macinano
paure, una sopra l'altra.
Il convivere col post-possessione per Noah non è semplice,
gli strascichi del fatto sono tangibili e reali, e sarà proprio James che come
un'ancora lo terrà a galla nel mare buio in cui nuota.
Luce Nera è strano, io stessa non riesco a trovare le parole
giuste per descriverlo, poiché risulta essere particolare, vagamente onirico,
bizzarro, visionario, eppure a tratti ho avuto come l'impressione che ciò che
il protagonista vive sia piuttosto vicino a ciò che ho vissuto io nei miei
momenti bui, per questo credo che nonostante sia stato inserito l'elemento
paranormale, ci sia anche una sorta di messaggio subliminale per ciò che
riguarda quello che vi ho accennato poco prima, ovvero l'essere vulnerabili
mentalmente.
Nonostante possa sembrare sulle prime molto crudo anche per
la presenza di scene particolarmente cruente, Luce Nera è un'esplorazione
profonda dei meandri umani, che ci permette di calarci nel buio della mente, un
buio denso e melmoso.
Queste pagine spianano la strada ad un progetto molto più
lungo e laborioso, l'autrice si è lasciata andare a qualche indiscrezione che
promette uno sviluppo più approfondito per Noah e James, e io spero che arrivi
presto perché secondo me, semmai diventasse libro, sarebbe un'ottima idea a
livello di trama ed intreccio.
Ringrazio l'autrice per avermi fornito la copia digitale
gratuita per la lettura e la fiducia.
LA MIA VALUTAZIONE
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