domenica 16 agosto 2020

Recensione "The Devil and the Lady" - Sabrina Pennacchio

TRAMA 

L’anima… la parte più candida di noi… una singola pennellata, più scura delle altre, può davvero bastare a marchiarla per sempre?

Fin dove può spingere il desiderio di salvezza che oscura il nostro cuore? Quel senso di inquietudine e di smarrimento, pronto a scendere sulla nostra testa come la falce della morte? 

Aleyn, colta da un’improvvisa disperazione e da un dolore costante che le pulsa nel petto, farà il primo, madornale, errore della sua vita: invocare il Diavolo in persona per supplicare il suo aiuto. Samael entrerà così nella sua vita, un passo felpato dopo l’altro, fino a scoprire chi ha lanciato la maledizione di morte certa che aleggia sulla testa della sua dannata per tutto il romanzo. 

Sabrina Pennacchio torna con un fantasy che, non solo ci porterà nella vita della protagonista, tra amore, perdite e fatali attrazioni, ma ci farà immergere in quella lotta tra il Bene e il Male che Samael e i suoi fratelli stanno combattendo dall’Alba dei Tempi: qual è la sottile linea che divide davvero giusto e sbagliato?


RECENSIONE

"Era bello, Samael, degno della nomea che portava, eppure non era sano che il cuore iniziasse a battere così forte per la sua vicinanza.


Il Tentatore.

Il Peccato personificato.

La fine per la tua anima.

Era già tanto che in quel periodo passato insieme lei non gli fosse caduta tra le braccia come spesso si diceva: dona l'anima al Diavolo e gli avrai donato tutto te stesso.


Era un matrimonio col Diavolo"


Cosa accade quando il Diavolo si innamora?
Ci si potrebbe aspettare che diventi più mansueto, più dolce, più comprensibile, infatti siamo abituati al vecchio clichè del demone, re di tutti i demoni, che una volta incontrata la sua dolce metà, rinuncia al suo ruolo di cattivone seriale, e si dedica alla vita di coppia, dispiacendosi di tutti i propri peccati, tentando di migliorare e di migliorarsi, magari mettendo su famiglia e vivendo felice e contento...nulla di più sbagliato!
Sabrina Pennacchio ci trasporta in un mondo fantasy dalle tinte oscure e macabre, dove inizialmente ho avuto qualche piccola difficoltà a calarmi bene nella storia, per la mancanza di descrizioni più precise dei personaggi e degli ambienti, nonchè della storia e del passato dei personaggi stessi.
Veniamo catapultati nella vita della giovane Aleyn e del fratello minore Adrell, i quali rimasti orfani, vengono sempre più pressati dalla famiglia Castelli, la quale ha l'unico scopo di appropriarsi del patrimonio dei Parker per avere ancora più prestigio e ricchezza, con l'obiettivo di far sposare appunto la ragazza con l'erede Marco, un uomo che potrei paragonare ad un verme che brulica nella terra umida da come si propone in modo viscido e subdolo!
Mano a mano che la storia procede, ogni evento, ogni segreto svelato, andranno a comporre un puzzle piuttosto complesso che alla fine ci mostrerà tra mirabolanti colpi di scena e rivelazioni shock, la verità e la lettura, piuttosto breve di circa cento pagine, terminerà con un finale a sorpresa che non ci si potrebbe aspettare.
Come dicevo, inizialmente la storia non mi ha convinta, in quanto ho trovato assurdo che una ragazzina avesse scovato per puro caso un grimorio antico quanto il mondo, che senza minimamente una preparazione e senza minimamente sapere a cosa andasse incontro, decide di utilizzare per evocare un demone. E non un demone qualsiasi, ma il re dell'inferno: Lucifero.
All'inizio non mi era chiaro il perchè Aleyn avesse agito così, forse per la disperazione, forse per sentirsi in qualche modo protetta dalle minacce che gravavano sulla famiglia (in particolare sul fratello), forse per conoscere qualcosa in più sulla maledizione che ha flagellato i suoi antenati, ma non sono riuscita ad entrare in empatia con lei, nemmeno nel corso della vicenda.
Il personaggio che invece sono riuscita a percepire di più, è proprio l'affascinante Samael, il demonio evocato dalla ragazza con cui stringerà un patto e che di conseguenza gli vende l'anima.
Samael, infatti, non ha bisogno di apparire per quello che non è e credo che sia il personaggio per questo più coerente della storia; sebbene entri nella vita di Aleyn per scoprire chi potrebbe essere colui che ha dato inizio alla serie di sfortunati eventi che hanno provocato la morte delle persone da lei amate, e sebbene si capisca che prima o poi tra i due nascerà una stramba storia d'amore, egli continuerà a rimanere il Diavolo. 
Anche se innamorato, Samael non muterà il proprio carattere in favore di un sentimento effimero come l'amore, rimarrà sempre il solito essere cinico, lussurioso e provocatorio che conosciamo in origine, manterrà il suo pungente umorismo fino alla fine. 
Ammetto che alcune volte, in alcune parti, l'ho profondamente odiato per alcuni atteggiamenti arroganti  e piuttosto inquietanti che dimostra nei confronti di Aleyn, che subisce il suo fascino senza neanche tanto opporsi, ma poi ho pensato "Bè cosa mi aspettavo? È il diavolo, è così che deve essere!".
Sono rimasta soddisfatta dal fatto che l'autrice abbia dato vita ad un essere che non è cattivo e nemmeno buono, e che non si sforza di migliorarsi in virtù di un sentimento, di un personaggio che rimane in linea con ciò che è e che non deve sforzarsi di impersonare il ruolo dell'eroe, quando in realtà la sua storia e la sua esistenza lo portano ad essere totalmente il contrario!
Un punto a favore va poi ad Adrell, perchè l'ho trovato ben caratterizzato in confronto alla sorella, poco avvezzo alla vita mondana e piuttosto chiuso ed introverso, taciturno ma sensibile, trattato da Aleyn come se fosse un bimbo di sette anni, quando in realtà ormai è un adolescente fatto e finito.
Alcuni momenti tra i due fratelli, infatti, mi sono sembrati un pò troppo forzati, poco naturali.

Nel complesso, The Devil and the Lady è una lettura leggera e priva di fronzoli, che ho apprezzato e che si lascia leggere facilmente ed anche piuttosto velocemente.
La scrittura di Sabrina è fluida, lineare, non possiede descrizioni stucchevoli e noiose, ma risulta diretta ed immediata, anche se ho trovato la presenza di alcuni personaggi (come le amiche della protagonista) poco utile allo svolgimento della storia, tuttavia ho apprezzato il modo in cui è stata ideata la storia d'amore, che non si riduce al solito colpo di fulmine, ma è piuttosto un sentimento graduale che cresce a poco a poco fino a sfociare in una bruciante passione.
Molto carina anche la caratterizzazione di Azrael e Mikael, di cui avrei voluto sapere qualcosa in più, dato che rimangono nella storia personaggi lievemente marginali, e Marco Castelli, seppur un viscidone patentato, è stato descritto bene tanto che ogni volta che entrava in gioco nella vicenda mi saliva un moto di disgusto che a malapena riuscivo a reprimere (quindi sì, è stato costruito bene!).
Se siete amanti dello urban fantasy dove ci siano amore, intrighi, passioni, antichi testi magici, maledizioni che si perdono nella notte dei tempi e demoni vecchi quanto il mondo, allora questo libro fa proprio per voi!

LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂, 5

8 commenti:

  1. Le tue recensioni sono sempre moltobesaustive e interessanti! Mi hai incuriosita

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    1. Ti ringrazio molto cara! Per me è una lettura leggera e non impegnativa adatta magari ad abbattere quel fastidioso muro del blocco del lettore!

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  2. Complimenti per la tua recensione! L'urban fantasy è un genere che mi è sempre piaciuto, per cui, nonostante gli aspetti negativi che hai sottolineato, credo che inserirò questo libro in wishlist. Sono curiosa di leggerlo!

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    1. Ti ringrazio molto!! Credo che allora possa fare al caso tuo! Se lo leggi poi fammi sapere!!

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  3. Ciao Chiara! Non mi ispira totalmente, ma mi ha fatto piacere leggere la tua recensione! E poi mai dire mai! Magari prima o poi deciderò di immergermi in questa storia! :)

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    1. Chi lo sa, magari potrebbe essere una lettura leggera per svagarsi un po’ 😉

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  4. Sembra avere diversi spunti interessanti, per ora non credo lo leggerò... ma un domani, chissà? ;)

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    1. Chi lo sa??! Magari potrebbe pure piacerti ! Ogni cosa a suo tempo!

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