martedì 29 settembre 2020

Recensione "Il volo del canarino" - Franco Casadidio

 

TRAMA

Alcuni tra i più grandi avvenimenti storici della prima metà del '900 fanno da sfondo alla vicenda umana e sentimentale dei protagonisti. Jürgen, rampollo di una famiglia dell'aristocrazia bavarese nonché ufficiale delle SS e Sara, ebrea per parte di madre, discriminata e perseguitata in base alle leggi di Norimberga varate da Hitler nel 1936. Dalla firma della resa tedesca nel 1918 alla crisi del '29; dai primi anni del movimento nazista alla presa del potere nel gennaio del 1933. Dalla "notte dei lunghi coltelli" a quella dei "cristalli"; dai tentativi di assassinare Hitler fino alla disfatta finale, passando attraverso la Conferenza di Wannsee e l'assassinio di Heydrich, ogni episodio, raccontato con precisione storica, vede partecipi a vario titolo i protagonisti del romanzo, in una narrazione che si concluderà solo a metà degli anni '80.


RECENSIONE

"La grandezza dei vincitori si rivela anche dalla magnanimità con la quale trattano i vinti!"


Buongiorno lettori! 
Come ben saprete, se mi seguite già da un po', saprete che io prediligo il genere fantasy e difficilmente, essendo una persona piuttosto abitudinaria che non esce mai dalla sua comfort zone, leggo altro che non sia di quel genere. Tuttavia, se mi seguite da qualche tempo, saprete anche che ultimamente mi sto avvicinando molto al genere storico e per ora ho avuto solo grandi soddisfazioni, come anche nel caso di questo libro di Franco Casadidio edito Morphema editrice, ovvero "Il volo del canarino".

Non è mai facile per me affrontare letture basate su fatti cruenti realmente avvenuti, dato che essendo una lettrice piuttosto empatica rischio quasi spesso di trovarmi con la lacrimuccia che cade puntualmente a macchiare la pagina del libro: parlo soprattutto dei libri ambientati negli anni della Grande Guerra, ed in specifico negli anni in cui il Nazismo è entrato di prepotenza in politica, imponendo il suo regime totalitario ad un popolo già piegato dagli orrori della guerra e alla ricerca di qualcuno che potesse nuovamente dare lustro alla gloriosa Germania.

"Ogni guerra che si combatte reclama le sue vittime. E anche se questa che stiamo combattendo è una guerra strana, è comunque una guerra che deve essere combattuta contro i nemici della Germania, interni ed esterni. È per questo che è difficile fermarsi, perchè in fondo, si ha la convinzione di lottare per qualcosa di giusto, per un ideale ed un bene superiore alle convinzioni dei singoli".


La vicenda narra di due giovani ragazzi innamorati, una ragazza ebrea, Sara, e Jürgen, un ufficiale delle SS inizialmente convinto, anche contro l'ideologia del padre, militare di vecchio stampo, di far parte di un gruppo di soldati destinati a riportare l'ordine in una società disordinata e disorganizzata e null'altro.
Ma il ragazzo si renderà presto conto che quando Hitler salirà al potere, covando in seno un'ideologia malata e deviata, ormai sarà troppo tardi e ciò che di più terribile si può consumare, avverrà proprio sotto i suoi increduli occhi e minaccerà anche l'incolumità della sua amata, destinata a morire atrocemente come tanti altri ebrei nei temutissimi campi di sterminio disseminati per tutta Europa.

In questo libro, la storia dei nostri protagonisti fa da contorno ad una spiegazione ben approfondita del periodo che precede l'ascesa del potere nazionalsocialista ed in seguito della sua caduta, snodandosi tra avvenimenti cruciali per la loro sopravvivenza e momenti in cui  i due ragazzi sembrano perdersi di vista per poi ritrovarsi nelle situazioni peggiori che mai avrebbero potuto pensare.
L'autore ci introduce parallelamente alle loro vite prima della creazione delle leggi razziali, evidenziando gli aspetti quotidiani di normali famiglie tedesche piuttosto influenti ed importanti nella loro società, che in seguito alla presa del potere da parte di Hitler verranno separate da un divario profondo quanto un burrone: se la famiglia del giovane SS, infatti, può vantare la purezza di un sangue totalmente ariano, quella di Sara verrà considerata una razza di Untermenschen, di subumani, per via del sangue ebreo che le ha donato la madre.
Potrà, in questa occasione, il semplice quanto complesso sentimento dell'amore sopravvivere agli orrori di una guerra costruita sull'ignoranza e sulla paura di un popolo nei confronti di un altro popolo?
Riusciranno i due ragazzi a ritrovarsi e a non lasciarsi più nonostante tutto?
Questo, ovviamente, lo lascio scoprire a voi, semmai vorreste immergervi in questa commovente vicenda che contiene tuttavia un sacco di informazioni ben spiegate su tutta la storia dell'epoca, con particolari che denotano una conoscenza di base da parte dell'autore ben radicata e che ho apprezzato molto.
Dalla Notte dei lunghi coltelli, dove Hitler fa tabula rasa dei suoi oppositori, alla creazione delle Leggi razziali, alla Notte dei Cristalli, che si dimostra essere il preludio ad una delle tragedie più orribili della nostra storia, fino all'inaugurazione dei Campi di Sterminio, ai numerosi attentati falliti alla vita del Führer, e poi, finalmente, la caduta del totalitarismo e la liberazione dei pochi riusciti a sopravvivere alle sevizie subite nei campi di concentramento.

L'autore ha la capacità di descrivere in modo minuzioso tutta la vicenda, rendendoci protagonisti sia del punto di vista di una ragazza ebrea perseguitata, catturata e con la vita sempre in bilico tra pericolo e morte, sia di un giovane ufficiale delle SS prima fermo nelle sue convinzioni, razionale nelle sue scelte ed imperturbabile che poi si renderà conto di essere dalla parte sbagliata e che cercherà in tutti i modi di tornare sui suoi passi e di rimediare, per quanto possibile, a tutti i suoi orribili sbagli.

In quanto lettrice vorace, non posso non menzionare l'avvenimento che l'autore ricorda come uno dei più sinistri ed opprimenti della storia dell'epoca: il Bücherverbrennungen, ovvero i roghi avvenuti nel Maggio del '33 in cui migliaia di libri sono stati bruciati nelle piazze delle città da sostenitori del partito, per preservare la cultura ariana ed evitare che venisse intaccata dalle ideologie sbagliate di scrittori considerati ostili al Reich. 
La libertà di opinione e stampa vengono quindi considerate nemici della dittatura e devono essere assolutamente soppressi per evitare qualsiasi tipo di azione sovversiva.

Per concludere, nel complesso la lettura è stata molto apprezzata, nonostante inizialmente la storia parta un po' lentamente, ma credo che sia perché l'autore abbia voluto creare un'introduzione ben impostata e che faccia ben immaginare  il contesto storico in cui viene ambientata, senza lasciare nulla al caso.
Dalla metà del libro in poi, la vicenda prende piede ed inizia a svilupparsi in modo scorrevole e fluido, arricchita anche dai dialoghi che non sono eccessivi, ma che si sposano perfettamente con il modo di raccontare la storia dei due protagonisti.
In sintesi (anche se non ho il dono della sintesi purtroppo!), Il volo del canarino mi ha colpita molto e credo che sia adatto anche ad un pubblico molto più giovane, data la ricchezza di nozioni storiche che completano e farciscono la lettura, senza tuttavia renderla pesante.

È il secondo libro che leggo ambientato durante l'ascesa del Nazismo e ne sono rimasta davvero soddisfatta! Consigliato!


LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂🍂, 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂



1 commento:

  1. Una bellissima recensione 😍! Non sono molto avezza a questo genere di libri ma non è detto che non lo recuperi anche perché ne ho sentito parlare benissimo ❤️

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