martedì 13 ottobre 2020

Blogtour Le Cronache di Alaster - Drago - Approfondimento sulla figura del drago


"(...) Ma il Drago del Vuoto era geloso dei suoi fratelli e donò ai mortali l'avidità, avvelenando tutte le razze e provocando così la fine del mondo stesso e l'estinzione di gran parte delle razze. Il mondo era avvolto da fiamme e caos, e i Draghi lottavano tra di loro."


Buongiorno lettori! 
Oggi vi porto via con me per farvi conoscere ed esplorare la figura tanto affascinante quanto letale e pericolosa della creatura alata più amata da grandi e piccini nei racconti, nelle fiabe, nei libri e nei film fantasy: il drago.

Nel libro di Leonardo si sa ancora gran poco di queste bestie possenti, tuttavia la leggenda che viene narrata all'inizio, prima di conoscere ancora tutti i protagonisti, vorrebbe queste creature come la specie più vicina ed affine a quella dei Divini, gli esseri che hanno creato il mondo milioni di anni prima.
In principio i draghi erano sei, il Drago Dorato del Sole Nascente, il Drago Rosso della Fiamma Vitale, il Drago Verde della Natura, il Drago Blu del Cielo Splendente, il Drago Bianco delle Stelle Brillanti e il Drago Nero del Vuoto Notturno.

Questi esseri potenti misero insieme i loro poteri per creare il mondo coi suoi abitanti, un mondo che non conosceva avidità, disprezzo, dolore ed invidia; ma il Drago del Vuoto, geloso dei suoi fratelli avvelenò l'umanità instillando in essa il seme dell'avidità e così provocò la fine del mondo e lo scontro tra i suoi stessi fratelli.
Dopo molte battaglie, finalmente, i cinque draghi sconfissero il Drago del Vuoto e lo esiliarono, evitando così che il mondo precipitasse nel caos totale.
In seguito a questi combattimenti nacque l'Arcipelago del Drago, dove sorge la scuola di Magia...

Nel libro i Draghi vengono adorati come delle divinità, e ci sono anche dei templi dedicati a loro, con a capo gli Alti sacerdoti del Drago. Nonostante ciò, la figura del Drago viene accennata gran poco, ovviamente perché si tratta del primo libro di una saga e quindi ci troviamo al cospetto di una corposa introduzione al mondo magico di Jordin, ma troviamo comunque una differenza sostanziale tra la creatura mitologica che tutti noi conosciamo e quella che lo scrittore vuole presentarci: il Drago, infatti, può in questo caso essere un ibrido tra la bestia dalle squame lucenti dell'immaginario collettivo e un semplice essere umano. Scoprirete quindi che un essere umano può nascondere dentro di sé la forza di un Drago, una forza dirompente che preme per essere liberata, una forza distruttiva forte e letale, avvolta dalle più roventi fiamme.
Ovviamente non voglio svelarvi di più altrimenti potrei incappare in qualche fastidioso spoiler, tuttavia vorrei approfondire un po' di più l'argomento, aggrappandomi ad alcune fonti che ho trovato nel web e che potrebbero soddisfare qualche vostra curiosità su questa figura mitologica.
Vediamo di conoscerla più da vicino!



Il termine Drago deriva dal latino Draco, a sua volta derivante dal greco Drakon, che significa letteralmente serpente (infatti possiamo trovare varie somiglianze con il rettile, come il corpo ricoperto da squame lucenti e le spire per avvolgere e soffocare la preda).
Nella cultura occidentale, il Drago è una figura mitologica che molto spesso viene ricondotta a scenari di distruzione e morte, mentre in quella orientale viene descritta come portatrice di abbondanza, bontà e fortuna.

Nell'antica Roma e nell'antica Grecia, il termine veniva utilizzato per indicare grossi ma innocui serpenti che fungevano da animali domestici e non era raro trovarlo citato nelle opere in cui realtà e mito si fondevano per creare le leggende che noi tutti conosciamo.
Secondo Fedro, infatti, il Drago nella favola La volpe e il Drago, simboleggia il peccato capitale dell'avarizia e si trova a guardia di alcuni misteriosi e preziosi tesori.
Come possiamo ben immaginare, invece, in Cina era il simbolo per eccellenza della famiglia imperiale, assieme alla splendida fenice, come rappresentante di grande saggezza e potere.
Secondo la leggenda il drago assomiglierebbe in tutto e per tutto fisicamente ad un rettile, avrebbe il sangue caldo, deporrebbe le uova e avrebbe un'alimentazione prettamente carnivora.
Se parliamo di creature che assomigliano alla figura del Drago, invece, ne possiamo trovare di svariate, basti pensare all'anfittero, un drago dalle grandi ali ma senza zampe che viene anche chiamato Serpente piumato, e che vive nella Mesoamerica, oppure il lindorm, un drago che solitamente viene raffigurato negli stemmi araldici e che possiede due gambe ma al quale mancano le ali.
Una particolare menzione, visto che le troviamo anche nel libro di Leonardo, va alle viverne, draghi con due zampe ed una lunga coda serpentina ed uncinata, utilizzate come cavalcatura dagli orchi e dai goblin dell'esercito nemico; a loro modo sono draghi anche l'idra, che si caratterizza per essere un drago dalle innumerevoli teste, e l'anfisbena, un drago senza ali nè zampe, munito di due teste.
Insomma, se spulciamo tra i miti e le leggende troviamo un sacco di riferimenti a questa creatura che ormai fa parte dell'immaginario fantasy da moltissimi anni e che ritroviamo anche in alcune pellicole cinematografiche di culto, come George and the Dragon, oppure Dragonheart, per non parlare appunto dei libri, numerosissimi, dove ci possiamo imbattere in queste meravigliose e spaventose bestie alate ( i primi esempi che mi vengono in mente sono Eragon e Il priorato dell'albero delle Arance, ma ce ne sono tanti altri ancora!).

Sperando di aver acceso un po' della vostra curiosità nei confronti di questa creatura e soprattutto di questo libro, vi invito a seguire le altre tappe di questo fantastico blogtour dedicato ad Alaster ed al mondo che lo circonda, sia mai che possiate incrociare lo sguardo ambrato di qualche Drago!








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