L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita,
le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa
nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai
nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è
cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben
altro per lei.
Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la
striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il
regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi
e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in
soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere
enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa,
accecarla e sommergerla completamente.
Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature
magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re,
manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare
una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno,
dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al
sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò
che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che
minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
RECENSIONE
"Ti aspettavo da tanto tempo, Alina. Io e te cambieremo il mondo."
"Non sono il genere di persona che cambia il mondo."
"Aspetta e vedrai."
Buonasera lettori e benvenuti o bentornati nel mio piccolo angolo caotico di carta ed inchiostro!
In occasione dell'uscita del 19 Gennaio di Assedio e tempesta, secondo volume della trilogia Grishaverse di Leigh Bardugo, oggi colgo l'occasione per parlarvi invece del primo libro, ovvero Tenebre e ossa, libro d'esordio della stessa autrice di Sei di Corvi e Il regno corrotto.
Essendo io amante dello stile di scrittura della Bardugo, non potevo esimermi dal leggere anche questa splendida trilogia, che ha tutte le carte in regola per entrare tra le mie preferite del nuovo anno: vi voglio spiegare il perché!
Sono partita con le aspettative piuttosto basse, poiché ho visto questo libro in ogni account di ogni bookstagrammer e le opinioni generali convergevano tutte su un unico punto in comune: il worldbuilding risulta piuttosto acerbo e più semplice in confronto a quello che caratterizza invece la duologia dei bastardi del Barile; di conseguenza quando ho deciso di intraprenderne la lettura esattamente un paio di settimane fa, ho iniziato aspettandomi di trovare uno stile più leggero e superficiale, delle descrizioni più frivole e una caratterizzazione dei personaggi poco precisa.
Devo ammettere che invece sono rimasta sorpresa nel constatare che sì, forse il worldbuilding non sarà arzigogolato e tecnico come in Sei di corvi, ma la storia e i protagonisti sono riusciti a conquistarmi già dalle prime pagine.
Alina è una ragazza orfana che non si aspetta granché dalla vita, che si accontenta di svolgere la sua mansione di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka e che da sempre vive all'ombra del suo migliore amico Mal, eccellente tracciatore, che al suo contrario è un ragazzo socievole, che non fatica a trovare il suo posto ovunque egli venga spedito, benvoluto da tutti ma soprattutto corteggiato da ogni ragazza che incrocia i suoi meravigliosi occhi blu.
Ma presto tutto cambierà quando il reggimento di cui fanno parte i due ragazzi si troverà a dover attraversare la Faglia d'ombra, una striscia di oscurità culla di creature orribili ed assetate di carne e sangue, dove la maggior parte delle persone muore nel tentativo.
Alina scoprirà così di custodire un potere unico, un potere che fa gola all'affascinante Oscuro, antico Grisha in grado di padroneggiare l'oscurità in tutte le sue inquietanti forme, e che si prenderà la briga di prenderla sotto la propria protezione per farle imparare come gestire la nuova forza che giorno dopo giorno cresce in lei.
"E così, non è vero che non commetti errori" affermai d'impulso.
Lui si fermò mentre si infilava i guanti, e io serrai nervosamente le labbra "Non volevo dir..."
"Certo che commetto errori" disse lui, la bocca incurvata in un mezzo sorriso. "Solo che non capita spesso."
Se c'è una cosa che ho amato follemente di questo libro è soprattutto l'ambientazione, una sorta di panoramica su un paesaggio che richiama per molti aspetti la Russia fredda ed ostica, spesso e volentieri cruda e spietata, ma anche incontaminata e prettamente naturale, che ospita immense steppe, boschi rigogliosi e distese di candida neve, o terra di città suntuose dove vivono re e regine, dove maestose navi mercantili e baleniere attraccano ai porti in cerca di vendere o caricare merce preziosa.
Oltre a tutto ciò mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice ha descritto i personaggi, senza soffermarsi in inutili dettagli, ma comunque arrivando diretta al lettore, permettendogli di figurarsi nella mente ogni protagonista della storia.
Alina è fino ad ora quella con cui sono entrata meno in empatia, almeno in questo primo volume.
La trovo una ragazza insipida, forse un po' credulona, un po' troppo ingenua, soprattutto quando si tratta di prendere per oro colato tutto ciò che esce dalla bocca dell'Oscuro, che in sostanza all'inizio la gira e la rigira come cavolo gli pare (e forse non solo all'inizio).
Mal è un altro personaggio con cui non sono andata d'accordo, dato che risulta essere piuttosto lamentoso e pesante in alcune situazioni, il tutto dovuto alla sua gelosia nei confronti di Alina che sembra essere piuttosto coinvolta nel rapporto che intrattiene con l'Oscuro.
Parlando dell'Oscuro, credo sia il personaggio più coerente con sé stesso nel corso della storia.
È una creatura antica e potente, che sa gestire il proprio dono, anche se come ogni grande potere, ha dovuto pagarne il prezzo, e scoprirete che non è un prezzo poi così basso.
A parere mio, lui è un personaggio che sa di essere visto in un certo modo e non fa nulla per convincere gli altri del contrario; sa di non essere perfetto, anzi, incute timore e alle volte ha dei modi piuttosto non convenzionali di rapportarsi alle persone, eppure non fa nulla per cambiare.
Lui è fatto così, è fatto di tenebra e non ha intenzione di far entrare il minimo spiraglio di luce.
Come potrete ben immaginare, questi tre formeranno un triangolo che avrei anche evitato, forse perché non lo trovo ben fatto, forse perché non lo trovo ben inserito nel contesto, o forse perché detesto i triangoli e preferirei che ci fosse la classica storia d'amore tra i due piccioncini senza terzi incomodi a rompere le balle. Ma i gusti son gusti e la scrittrice sembra provare un piacere immenso a far sospirare la nostra Alina non appena un individuo di sesso maschile le posa gli occhi addosso (sì, sto leggendo Assedio e Tempesta e sì, Alina si sta rivelando ancora più insopportabile, capricciosa e paranoica. Amen.)
Ad ogni modo, a parte questo dettaglio che personalmente non apprezzo, la lettura è stata scorrevole, la storia si lascia leggere davvero in breve tempo, è magnetica, e l'introduzione al mondo Grisha e alle sue regole (al contrario di ciò che pensate, ci sono le discriminazioni anche tra chi ha i super poteri!) è ben descritta. Si nota che questo è un libro di introduzione, infatti, dove conosciamo le varie fazioni di Grisha, le loro origini e quella che è un po' la loro storia, dove ci viene spiegato ad esempio come è nata la Faglia d'ombra, quali sono i vizi e le virtù dei regnanti di Ravka, insomma, la trama si snoda attorno alla spiegazione del mondo in cui è ambientata.
Nel complesso, quindi, questo libro mi è piaciuto? Sì, ma con delle riserve.
Sono curiosa di sapere dove andrà a parare la storia nel secondo volume, di conoscere qualcosa in più sull'Oscuro ( ora come ora sono TeamDarkling) e di vedere come andrà a finire e quali saranno le sorti che toccheranno alla potente Ravka.
Come libro d'esordio, direi che la Bardugo ha fatto centro, ma si nota che in confronto alla dilogia di Ketterdam è, appunto, un esordio.
Alla prossima con la recensione del secondo libro del Grishaverse in uscita tra qualche giorno, Assedio e tempesta!
LA MIA VALUTAZIONE
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Hai scritto una recensione stupenda! Questo libro è in wish list da tantissimo anche se non ho letto sei di corvi. Spero davvero di recuperarlo al più presto 😍❤️
RispondiEliminaTi ringrazio molto e sì! Appena puoi recuperalo perché i libri di questa autrice sono davvero splendidi!
EliminaConcordo con tutto! Anche se è un romanzo di esordio è scritto benissimo, i personaggi sono credibili e la storia in sé è molto bella! La Bardugo è sempre la Bardugo 😍
RispondiEliminaEh già! La Bardi non ne sbaglia una!
EliminaSono così orgogliosa! Hai detto tutto quello che avrei detto io e apprezzo il fatto che tu non ti sia fatta influenzare troppo dai commenti altrui e abbia contestualizzato il libro senza aspettarti l'opera del secolo
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo per questo splendido commento, lo sento molto! Per il resto ho cercato di rimanere "neutra", cerco sempre di non farmi influenzare dalle opinioni degli altri!
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