mercoledì 31 marzo 2021

Recensione "Rovina e ascesa" - Leigh Bardugo

TRAMA

L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

RECENSIONE

"Non siamo noi tutte le cose?"

Buongiorno lettori e benvenuti o bentornati nel mio caotico angolo di carta ed inchiostro!
Oggi sono qui a farvi compagnia con la recensione del terzo libro della trilogia di Tenebre e Ossa dedicata all'Evocaluce Alina Starkov, che ho potuto leggere in anteprima grazie a Mondadori e alla super Alessandra di Raggywords!

Ci siamo! Tutto finisce ed in questo caso posso dire che il finale di questa storia mi ha lasciata quasi del tutto soddisfatta!
La Bardugo come sempre mi ha strappato il cuore dal petto, l'ha calpestato senza pietà e poi me l'ha rimesso nella cassa toracica senza aggiustarlo, lasciandomi sì contenta, ma anche piuttosto malinconica.
Ovviamente questa sarà una recensione senza spoiler, dato che già la trama di per sé lo è per chi non ha letto i primi due, quindi prendete una tazza, riempitela con del buon tea bollente ed iniziamo!

"Chiusa nella sua cella, con solo lo sgocciolio dell'acqua e il lento battito del suo cuore a tenerle compagnia, la ragazza sapeva che le storie su Izumrud erano vere. Lei era stata inghiottita tutta intera e divorata e, nella riecheggiante pancia di alabastro della Cattedrale Bianca, rimaneva solo la Santa."

Chi ha già letto Assedio e Tempesta sa!
Siamo giunti ad un punto cruciale della vicenda, in cui Alina si ritrova distrutta e spezzata dopo il suo ultimo confronto con l'Oscuro, sottoterra assieme a quell'ambiguo essere che è l'Apparat ed anche piuttosto confusa riguardo ai suoi stessi compagni: fidarsi o no di questo o quello?
Nonostante l'inizio sia piuttosto lento e pacato, ho trovato che i personaggi siano cresciuti molto rispetto a come li avevamo lasciato nel libro precedente, come ricchi di nuova consapevolezza ed anche sotto certi aspetti rassegnati a ciò che potrebbe loro succedere in futuro: il regno di Ravka è preda del caos, diviso tra l'inquietante potere dell'affascinante Oscuro e le continue e scomode incursioni di coloro che si sono schierati dalla parte di quel gran bel pezzo di Nikolai Lantsov, il principe dalla lingua tagliente.

Ma se il principio potrebbe risultare vagamente "noioso", aspettate che i nostri amici ritornino in superficie per subire il corso degli eventi a mo' di schiaffone in faccia.
Dalla metà in poi, infatti, assistiamo ad una catastrofe di avvenimenti che ci lascerà piuttosto esterrefatti e nemmeno col tempo di reagire ad una certa massiccia dose di rivelazioni scioccanti: praticamente resterete con la bocca aperta per tutta la durata della storia fino alla fine e poi la capacità di rielaborare sarà pari a zero sappiatelo!
Ad ogni modo, parliamo un po' meglio dei personaggi, o meglio, dei personaggi che ho rivalutato e che non pensavo avessero potuto comportarsi in un modo che mi avrebbe permesso di apprezzarli.
Ovviamente sto parlando di Mal ed Alina, che, se nel primo e nel secondo libro sembrano non sapere dove andare, né cosa fare, né come comportarsi l'uno nei confronti dell'altro, qui invece finalmente si rivelano essere semplicemente due ragazzi innamorati che vogliono proteggersi a vicenda.
Troviamo infatti una maggiore concentrazione sulla loro storia d'amore che l'autrice ha voluto far spiccare sullo sfondo delle battaglie e delle strategie utilizzate nel corso della trama per sconfiggere l'Oscuro, mettendo da parte anche i vari flirt che Alina avrebbe potuto incoraggiare (non vi dico con chi ma chi ha letto sa!), ma che invece alla fine vengono completamente spazzati via dal suo affetto per l'amico di sempre.
Il fatto è che in questo volume finalmente avremo un Mal ed una Alina più maturi, più consapevoli e pronti a mettersi gioco per evitare che Ravka cada nelle mani sbagliate, ma soprattutto non saranno più soli, dato che assieme a loro troveremo anche altri Grisha che hanno deciso di schierarsi dalla loro parte per la giusta causa, come Zoya, che avrà più spazio nella storia, oppure Genya, sempre magnificamente descritta, che fa coppia con David, il Fabrikator più pallido ed introverso del regno, o ancora lo strambo Harshaw col suo gattone rosso, e molti altri ancora.
La Bardugo ha voluto rendere il legame tra di loro più forte e consolidato, soprattutto per via di tutti i brutti momenti che hanno passato insieme: le cose orrende li hanno legati perché si troveranno poi ad affrontare un male comune.
Parlando invece di Nikolai, beh, tutti sanno la passione smisurata che provo per questo personaggio, ma trovo che in questo libro sia stato in qualche modo "messo da parte" perché altrimenti avrebbe fatto passare tutti gli altri in secondo piano, data la sua personalità forte e fuori dal comune, tuttavia rimane una figura molto importante nel panorama generale, soprattutto nell'ultima parte dove un avvenimento che lo riguarderà molto da vicino gli farà cambiare alcuni punti di vista su molte situazioni.
A completare infine il tutto troviamo la figura dell'Oscuro, affascinante e tossica come non mai, che però ho apprezzato come sia stata resa umana ad un certo punto della storia, come a voler dimostrare che nonostante i suoi anni a pesargli sulle spalle, rimanga sempre e comunque un ragazzo comune con la voglia di cambiare il mondo, senza alcun ostacolo a fargli cambiare idea, e senza alcun ostacolo ad impedirgli di ottenere il potere con cui mettere in atto il suo piano.

Nonostante abbia trovato la presenza di alcune scene irrilevanti ai fini della trama e lo sviluppo di alcuni protagonisti altrettanto inutile, ho apprezzato come la Bardugo abbia descritto ogni singolo personaggio, ogni singolo luogo, poiché nonostante si colga una certa nota acerba rispetto alla duologia dei Corvi, essi non hanno difficoltà ad entrare nel cuore del lettore e a farcisi largo prepotentemente, rendendo facile quindi l'affetto che si proverà per tutti loro.
Preparatevi ad una lunga serie di decessi che mi hanno lasciata piuttosto amareggiata (fazzolettini a meeee) ed alla presenza di scene d'azione che nonostante siano accattivanti e ricche di suspense, rimangono piuttosto confusionarie e poco chiare (non si sa cosa stia accadendo e chi stia facendo cosa).

Nel complesso, ad ogni modo, il finale della storia, come già detto, mi ha lasciata felice e malinconica al tempo stesso, dato che l'autrice ha scelto di donarci una fine dolce-amara, in cui saremo soddisfatti, ma dove, in particolare un personaggio, ha dovuto rinunciare a qualcosa di molto importante come pegno per la "pace".
La trilogia di Tenebre e ossa quindi, ne vale davvero la pena?
Vi rispondo così: si vede che è una storia di qualche anno fa, magari anche con qualche cliché di mezzo e con uno stile narrativo acerbo e tipico di un esordio, ma i protagonisti, i luoghi e la magia che ne impregnano le pagine vi posso assicurare che vi entreranno dentro come poche volte.
La caratterizzazione di qualsiasi personaggio, anche secondario, vi aiuterà ad entrare a contatto con loro come se ce li aveste di fronte, e a capirli, a comprenderli, sia nel giusto che nel sbagliato, a viverli appieno, assorbendone tutte le emozioni.
Ravka vi sta aspettando!

LA MIA VALUTAZIONE 

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Che i Santi siano con voi!




5 commenti:

  1. Penso che in questo periodo sia una delle poche saghe su cui ho letto pareri più o meno positivi per ogni libro. Sinceramente mi ispira molto!

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    1. Come si può parlar male di queen Bardugo?
      A parte tutto, anche se si nota che è un esordio, il mondo di Ravka che Leigh ha costruito mi ha davvero conquistata!

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  2. Mi ha commossa lo sviluppo di Alina e la sua ricerca della normalità assieme alla sua nostalgia per il potere. È un po' questo contrasto luce/ombra che la caratterizza e che in questo terzo libro me l'ha resa cara. Mi viene ancora da piangere pensando al finale

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    1. C’è una scena nell’ultima parte che mi ha fatto una tenerezza impressionante e che riguarda Alina che ho ancora bene impressa. Io non ce la posso fare.

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    2. Sì, il finale è straziante. Per non parlare dell'epilogo

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