martedì 14 settembre 2021

Review Party "Le streghe in eterno" - Alix E. Harrow

 




TRAMA

Nel 1893 non esistono streghe. Un tempo sì, c'erano, negli oscuri giorni selvaggi prima che iniziassero i roghi, ma adesso la stregoneria è solo una questione di graziosi incantesimi e filastrocche e vecchi racconti per bambini. Se le donne vogliono avere una qualsivoglia forma di potere, devono cercarla nell'urna elettorale. Ma quando le sorelle Eastwood - James Juniper, Agnes Amaranth e Beatrice Belladonna - entrano nell'Associazione per le Donne di New Salem, iniziano a chiedersi se, recuperando antiche parole dimenticate, non sia possibile trasformare quello delle suffragette da un movimento di donne a un movimento di streghe. Inseguite da ombre e morbi, perseguitate da forze che vogliono impedire a una strega di votare - e forse persino di vivere -, le sorelle dovranno immergersi nell'antica magia, tessere nuove alleanze e recuperare il legame che le unisce. Perché le streghe non esistono, ma esisteranno. 'Le streghe in eterno' è un racconto potente che parla di sfide, sorellanza, e del diritto di voto.


RECENSIONE

"Le streghe sono tornate, e camminano tra noi."

Buongiorno lettori e benvenuti o bentornati nel mio magico e caotico angolino di carta ed inchiostro!
Oggi sono qui a parlarvi di una recente uscita targata Oscarvault Mondadori che ringrazio per avermi omaggiato della earc, oltre a Nia di Reinsdelivres che mi ha permesso di partecipare al Review Party dedicato a questo libro!

Da dove cominciare?
Premetto che quando ho saputo dell'uscita di Le streghe in eterno mi sono precipitata a leggere la trama e ne sono rimasta folgorata in modo istantaneo, tanto che quando ho avuto in mano il file non ho saputo resistere e mi sono buttata a capofitto in questa magica lettura.
Peccato che di magico qui dentro ci sia gran poco, e mi piacerebbe spiegarvi anche il motivo di questa mia affermazione.

Ci troviamo in un contesto storico in cui le donne faticano a far sentire la propria voce.
La stregoneria esiste, non è un segreto, ma è proibita, sembra essere un ricordo lontano perso nel tempo, eppure tutte le donne sanno benissimo quali sono le parole giuste per evocarla, ma spesso mancano quelli che sono i mezzi.
Se c'è una cosa quindi che si rifà al concetto pagano di stregoneria, è proprio l'uso delle parole per fare la magia; ad ogni inizio capitolo troveremo infatti una sorta di filastrocche che richiamano una sensuale forma di potere dalla quale scaturisce la scintilla magica.
Sembrano filastrocche totalmente inventate per far muovere le labbra a bambine ingenue, ma coi mezzi giusti ci accorgeremo che invece sono esattamente quelle stesse parole la matrice della forza delle sorelle Eastwood e delle donne a loro vicine.

"Un tempo le streghe erano libere come corvi e impavide come volpi, perché la magia ardeva abbagliante e loro erano le padrone della notte."

Nel corso della lettura impareremo a conoscere meglio queste tre sorelle, una più diversa dall'altra, da Juniper, fiera e ribelle, a Belladonna, introversa ed amante di vecchie pagine ingiallite, ed infine Agnes, donna bellissima e desiderata, ma anche forte ed indipendente.
Nel libro le sorelle Eastwood sono rappresentate esattamente come la Dea nella sua forma triplice di vecchia, fanciulla e madre nella religione pagana, e per me amante dell'esoterismo e dell'occulto è stata una bella sorpresa trovare riferimenti ad argomenti reali e tangibili di una religione che ancora oggi viene praticata e che sembra mettere radici sempre più profonde in molte parti del mondo.
In Le streghe in eterno, infatti, la stregoneria praticata dalle donne viene vista come fonte di impudicizia, come un potere che se non controllato potrebbe prendere il sopravvento e risultare pericoloso per una società di stampo prettamente maschilista e patriarcale.
Ed è proprio questo il fulcro della lettura.
L'argomento del femminismo viene trattato in modo ampio e risoluto sotto diversi aspetti.
Le voci delle donne vengono messe a tacere, gli uomini hanno il controllo su tutto e quando la magia perpetrata da Juniper e le sue sorelle viene messa in atto, la società puritana ne viene spaventata a morte.
La stregoneria qui viene vista come la fonte di libertà ed indipendenza di donne che per troppo tempo hanno vissuto nell'ombra dell'individuo maschile, viene vista come la possibilità di cambiamento, di mutamento che porterà il femminile allo stesso livello della sua controparte, portando un nuovo equilibrio nella società dell'epoca.

Attorno alla tematica femminista ne ruotano altre di altrettanta forte importanza, come l'emancipazione sessuale femminile, la violenza , l'aborto o la possibilità di attuarlo attraverso l'ingerimento di sostanze adatte allo scopo, il diritto di voto o di parola per le donne, la differenza salariale tra donne e uomini, il concetto di donna vista come individuo sottomesso e debole, incapace di combattere per i propri ideali, e per ultima ma non meno importante, viene affrontata, attraverso alcuni personaggi che non rivelo per non fare spoiler, la tematica sull'amore Lgbt+.

Insomma, gli argomenti imbastiti dalla Harrow non sono di certo leggeri, ma attraverso il suo stile di narrazione poetico ed in qualche modo ipnotico, questa lettura scivola sotto i nostri occhi quasi come l'acqua di un torrente: limpida, cristallina e fresca.
E quindi mi chiederete: ma allora per quale motivo non ti ha entusiasmata del tutto?

C'è da dire che oggettivamente il libro è davvero scritto bene, tanto che in alcuni punti sembra di trovarsi in una fiaba macabra ed inquietante in pieno stile fratelli Grimm, le parole usate dall'autrice negli incantesimi che vi troviamo all'interno sono parole piene di magia e nostalgia di vecchi tempi andati, e hanno l'odore delle pagine ingiallite di antichi Grimori, tuttavia l'elemento fantasy qui dentro è un po' troppo carente, almeno per i miei gusti.

"Esistono racconti di intere città addormentate, di reami congelati in inverni senza fine, eserciti tramutati in ruggine e cenere."

Forse non ho ben compreso il modo di scrivere della Harrow. 
Forse non sono riuscita ad entrare in empatia con le tre sorelle, anche se ammetto che ci sono stati dei momenti in cui dentro di me si è accesa una scintilla che subito dopo si è spenta in un buio nulla di fatto.
Forse mi ero costruita un muro di aspettative troppo alto che non è stato superato. 
Forse credevo di imbattermi in un libro in cui la stregoneria viene continuamente messa in pratica attraverso strani rituali ed incantesimi dove l'azione viene prima di tutto e dove la magia vortica come un tornado inarrestabile.
Probabilmente mi sono fatta io un'idea sbagliata di tutta la storia, ma sta di fatto che leggere questo libro è stato come guardare un meraviglioso tramonto con un paio di occhiali dalle lenti sporche: ho visto i colori e i riflessi, ma non ho colto i contorni ben precisi di tutto il contesto e un po' mi è dispiaciuto.
All'inizio sono anche partita con entusiasmo, anche se nei primi capitoli mi è quasi parso di rivedere in modo sempre ripetitivo e monotono le stesse, interminabili scene. 
Gli stessi discorsi triti e ritriti.
Le stesse situazioni con annessi colpi di scena piuttosto prevedibili.

Nel complesso posso affermare che sia stata una lettura comunque piacevole, ricca di parole splendide ed evocative, non c'è che dire, inoltre le caratteristiche fisiche e caratteriali delle tre sorelle vengono delineate in modo impeccabile, così come anche quelle di personaggi marginali alla vicenda che comunque vi sono inseriti per un ruolo ben preciso.
Tuttavia la magia come viene intesa tutta pozioni ed incantesimi qui non la troverete.
La forza di Le streghe in eterno sta proprio nelle parole.
La magia delle parole è un concetto pericoloso, temibile, ma al contempo seducente ed inebriante.
Con le parole si può uccidere, ma si può anche salvare.
Se da una parte sono rimasta delusa dal fatto che la componente fantasy non sia propriamente così audace, ritengo che la storia delle donne in questo libro sia l'esempio di come ancora oggi si sentono molte di noi. E di come, a volte, la società abbia bisogno di etichettarci per farci appartenere ad un preciso tipo di categoria dal quale non si può scappare.
Tanta verità quindi in questa storia della Harrow, ma dall'altro lato poca stregoneria intesa come arte pratica magica.

Per come sono fatta io, mi aspettavo qualcosa di diverso, ma dopotutto ognuno ha i suoi gusti no?


LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂 ,5  \ 🍂🍂🍂🍂🍂


Ps. Passate anche sugli altri profili per altre succose recensioni!!

3 commenti:

  1. Devo essere sincera, pensavo che il tuo commento avrebbe massacrato questo libro molto di più, invece capisco le tue ragioni benissimo, nonostante io abbia amato questo libro. Non erano le streghe che ti aspettavi, mentre nel mio caso erano proprio quelli di cui avevo bisogno e mi faccio comprare facilmente dai libri pieni di simboli e metafore

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    1. No ma infatti, ammetto che il libro di per sè è molto bello, però cercavo altro ecco! Di simboli e metafore qui ce ne sono a bizzeffe altroché!

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  2. Anche io ho apprezzato molto l'importanza delle parole e il loro uso negli incantesimi, inoltre hai ragione, le tematiche sono davvero tante e tutte molto importanti! 😊

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