lunedì 6 dicembre 2021

Recensione "Natale col vampiro" - Elisa Mura \ "Ricordi legati al cuore da un filo di brina e cristalli di ghiaccio" - Amanda Fall

 
RICORDI LEGATI AL CUORE DA UN FILO DI BRINA E CRISTALLI DI GHIACCIO di AMANDA FALL

TRAMA

Siamo a Moonvalley. È la notte della Vigilia di Natale. Ritroviamo Liv Cromwell, la protagonista del romanzo “Le streghe di Moonvalley”, in un affresco natalizio pieno di magia e festeggiamenti, dove l’autrice anticipa atmosfere e suggestioni che sviluppa nel suo romanzo dedicato alle vicende intriganti e sorprendenti della giovane strega e della sua Congrega.


NATALE COL VAMPIRO di ELISA MURA 

TRAMA

Odette Blackswan è strana. La sua famiglia la ritiene strampalata perché sin da piccola parlava con un’entità immaginaria. In realtà Odila, così si chiama questa sua sorta di alter ego, esiste, ed è fonte di guai e infinite preoccupazioni.

Quando Odette si ritrova a ereditare da suo nonno Barnaba una bottega che definire una catapecchia malandata è poco, non sa che al suo interno la aspetta una sorpresa ancor più grande: Julius Papadopulos, un vampiro snob e aristocratico. In disgrazia.

RECENSIONE

Buongiorno lettori e buon inizio settimana!
Nell'aria si avverte già il dolce profumo delle feste, l'atmosfera frizzante del Natale, e quale momento migliore per leggere qualche novella a tema?
Premetto che io non vado pazza per i racconti a tema, meno che meno quelli ambientati durante le feste di Natale, ma queste novelle hanno quel qualcosa in più che mi ha convinta, ovvero l'elemento soprannaturale che sapete essere un mio doloroso punto debole!
Intanto vorrei ringraziare la Segreti in giallo edizioni per avermi spedito i file digitali, dopodiché anche Amanda Fall, che mi ha coinvolta nella lettura del suo racconto, collegato al suo romanzo principale che ho già letto e recensito intitolato Le streghe di Moonvalley (trovate la recensione qui nel caso foste curiosi!).
Ma bando alle ciance e parliamo di questi due graziosi racconti che a loro modo trattano il tema Natale in modo opposto, ovvero dalla parte di chi non vede l'ora che arrivi il momento di addobbare e festeggiare la ricorrenza, e viceversa dalla parte di chi il Natale proprio non lo vuole nemmeno sentir nominare.

In Natale col vampiro di Elisa Mura, troviamo la giovane Odette, ragazza additata come stramba dai suoi coetanei e dai suoi stessi familiari, che eredita dal nonno defunto un vecchio negozio di antiquariato apparentemente ridotto ad una catapecchia ammuffita.
La ragazza non immagina nemmeno cosa si celi sotto il pavimento scricchiolante del primo piano, fino a quando non si imbatte in una bara lucida e nera che custodisce il corpo di un giovane addormentato, un giovane strambo quanto lei, ma dall'aria arrogante e saccente: lo sconosciuto è un vampiro caduto in disgrazia e messo a dormire per l'eternità (o questo si sperava) proprio dal nonno di Odette, che per evitare un massacro generale della città, lo imprigiona appunto nella bara.

Odette rimane basita, ovviamente, ma non così tanto, dato che accanto a lei, sin dall'infanzia, aleggia un'entità che fa di tutto per renderle la vita un inferno, uno spirito femminile e sfrontato che si fa chiamare Odila, di conseguenza sembra quasi che la giovane non si scomponga più di tanto alla rivelazione di aver appena risvegliato un vampiro con una goccia del suo sangue.
Quello che spicca in questo racconto è la volontà di Odette di affrontare il Natale nonostante la vita non le abbia mai reso le cose facili: arrivata al negozio appena ereditato, infatti, la ragazza non vede l'ora di poter sistemare tutto, pulire e riordinare, per poi dedicarsi all'addobbo generale del locale.
Sarà proprio il Natale assieme a Julius che, di fatto, risulterà essere il migliore che abbia mai vissuto, perché dopotutto, quando la vita ci mette di fronte a difficoltà piuttosto corpose, non sono forse le piccole cose che ci fanno gioire?
Questo è lo spirito di condivisione e serenità che trasmette il racconto di Elisa, con uno stile ironico e vagamente gotico, dove la protagonista è una ragazza impacciata, con una vita assolutamente normale (o quasi, per via di Odila) che di punto in bianco si ritrova a dialogare in modo anche piuttosto piccato con un essere immortale che tutto avrebbe preferito meno che essere risvegliato nella festa più santa del calendario!

Se quindi nel racconto di Odette troviamo un'atmosfera natalizia ironica, giocosa e colorata, piena di dolci profumi e vampiri che nonostante tutto mostrano anche il loro lato tenero, fantasmi dispettosi e rabbiosi, nella novella di Amanda Fall la parola d'ordine è nostalgia.

Nel caso abbiate già letto il romanzo principale di Amanda, Le streghe di Moonvalley, ma anche se non l'avete fatto, incontrerete una vecchia conoscenza, ovvero Olivia Cromwell, Liv per gli amici, una giovane strega che ha col Natale un rapporto piuttosto controverso.
Non per tutti, infatti, questa festa simboleggia felicità, calore e famiglia, anzi, il più delle volte il Natale arriva solo per ricordare ad alcuni ciò che hanno perduto, gli affetti e le persone care, ma anche qualche pezzo di sé stessi: a volte il Natale porta con sé una coperta di malinconia difficile da togliersi di dosso.
In questo racconto ambientato nella stregata Moonvalley, dove le magiche atmosfere autunnali sono pronte a lasciare il posto a quelle pacate e statiche dell'Inverno, Liv si troverà a pensare ai suoi genitori e ai momenti di gioia condivisi con loro proprio nel periodo natalizio; esattamente per questo motivo, la ragazza eviterebbe volentieri di unirsi ai suoi amici nel festeggiare tale ricorrenza.
Ma la saggezza di nonna Vasilia non ha limiti, ed aiuterà la nipote ad alleviare la nostalgia per abbandonarsi alla serenità tipica del periodo, poiché i ricordi più belli contribuiscono a rendere più bella anche la propria vita.
Nei ricordi vivono tutti coloro che abbiamo perso, e il Natale serve forse anche a quello: a rammentare i tempi in cui si era insieme, ed esserne grati, anche se non si ripeterà più.
Lo stile di Amanda è come sempre evocativo e molto descrittivo, richiama in pieno l'atmosfera e le fragranze del Natale, lo zucchero dei bastoncini canditi, il profumo dell'arancia e della cannella, il calore della cioccolata calda e la dolcezza dei momenti passati assieme ai nostri cari, il tutto condito da una bella dose di incantesimi e cappelli a punta!

In conclusione, queste due novelle sono probabilmente le uniche che leggerò ambientate nel periodo festoso che avanza inesorabile, e va bene così, perché me le voglio tenere strette, come una calda coperta in giornate fredde e buie, felice di aver conosciuto Odette e Julius, persino Odila, nonché di essere tornata nella mia amata Moonvalley, che ho semplicemente adorato.
Due racconti che a mio parere sollevano l'umore e lo rendono più giocoso e gioioso, o almeno è quello che è successo a me! Mi sono immersa in un'atmosfera natalizia soprannaturale! 
E posso dire che fa proprio per me!

LA MIA VALUTAZIONE

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Correte a dare una sbirciata, non ve ne pentirete!











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