martedì 29 marzo 2022

Recensione "The magician" - Francesca Ignizio

 
TRAMA 

Il nuovo millennio, l'anno 3000 e un'epoca del tutto nuova.
La caduta di alcuni detriti di Luna, in contatto con la Terra, donò l'opportunità ad alcuni esseri umani di acquisire nuovi e strabilianti poteri, l'uno diverso dall'altro.
I Magician, così vennero marchiati.
Ma il resto dell'umanità non fu clemente con loro, e invidiosi di ciò che loro non avevano ottenuto, diedero vita alla fazione che cercò in ogni modo di contrastarli: gli M-Fighters.
In questo mondo, Alyssa Mooley non è altro che una Magician costretta a vivere nell'ombra, timorosa di finire nel mirino sbagliato.
Ma il fato si sa, può essere beffardo, e le sue poche certezze verranno presto spazzate via come polvere nel vento.
Quello, unito a una serie di strani e loschi avvenimenti, la farà uscire finalmente dal suo guscio, fronteggiando una realtà non sempre facile. 
Le scelte che dovrà compiere la potrebbero condurre alla rovina, o potrebbero salvarla. 
Dovrà solo avere il coraggio di rischiare tutto, smettendo di sopravvivere e cominciando finalmente a vivere.


RECENSIONE

«Tutto ruota attorno a un'unica domanda, caparbia Lys. Quanto sei disposta a rischiare?»
«Ogni cosa.»

Buongiorno lettori e bentornati o benvenuti nel mio piccolo angolino di carta ed inchiostro!
Oggi sono qui per parlarvi di una lettura che mi ha accompagnato da inizio anno e che ho preferito gustarmi un po' per volta, per godermela e godermi sia storia, sia ambientazione!
Sto parlando di The magician di Francesca Ignizio che ringrazio tantissimo per la copia cartacea, la gentilezza e la disponibilità, nonché della pazienza e della fiducia! 
Bando alle ciance ed iniziamo!

Quando Francesca mi ha proposto di leggere il suo libro ho pensato che probabilmente avrei dovuto andarci coi piedi di piombo, perché come alcuni di voi già sapranno, i distopici ed in generale le storie  ambientate nel futuro, non sono mai stati tra i miei generi preferiti.
Però, c'è un però.
La trama mi ha attirata da subito nel momento in cui ho letto di strani poteri conferiti da misteriosi detriti lunari caduti sulla Terra e che hanno reso alcuni esseri umani "speciali", dotati di particolari capacità collegate appunto all'astro argenteo.
Ero curiosa, quindi, di leggere come Francesca avesse deciso di gestire la cosa, di come avesse ambientato la vicenda, del worldbuilding, che per me sapete essere mega importante in un romanzo, di come avesse caratterizzato i suoi personaggi e di come avesse sviluppato l'intera trama.
Perciò, cosa penso di The magician?

"Guarda la luna. Splende per te."

Partiamo dal presupposto che il libro inizia leggermente lento, ma ci sta.
Ci sta a pennello perché l'autrice ha scelto di sfruttare le prime pagine per descrivere il suo intero mondo, per impostare l'ambientazione e presentare tutti i personaggi e le loro peculiarità.
Non fatevi spaventare, quindi, dal ritmo dolce e pacato dell'inizio, poiché la storia prenderà piede dopo il primo centinaio di pagine e prometto che poi sarete talmente avvolti in un vortice sempre più crescente ed incalzante di colpi di scena e momenti di suspense, da non accorgervi nemmeno di essere arrivati al termine della lettura.
Vorrei porre quindi la mia attenzione sul worldbuilding.
Francesca ha creato un futuro a cui, durante la lettura, io ho sempre e solo associato due colori, ovvero il grigio e il blu elettrico. 
Siamo in una realtà in cui coesistono nello stesso spazio due fazioni contrapposte, ovvero i Magician, coloro che dopo la caduta dei detriti lunari sulla Terra hanno acquisito poteri straordinari e tutti diversi tra loro, e gli M-Fighters, umani che, molto probabilmente invidiosi del fatto di non aver ottenuto tali poteri o che ne sono altamente spaventati, hanno deciso di dedicare la loro esistenza alla caccia e all'abbattimento dei Magician, appunto.
Siamo quindi in un futuro iper tecnologico dove gli M-fighters reggono un clima di terrore attraverso l'istituzione di una sorta di regime totalitario, tirato su a odio e pregiudizio, che sotto forma di pseudo esercito si arroga il diritto di poter mantenere l'ordine un po' a modo suo, attraverso maniere di dubbia morale, creando una propaganda offensiva nei confronti dei Magician.
C'è di fatto questo razzismo che si respira quindi nei confronti di chi, contro la propria volontà, ha ottenuto dei poteri speciali che se da una parte potrebbero sembrare una cosa magnifica e fuori dal comune, un dono immenso, dall'altra si rivelano un'arma a doppio taglio per la maggior parte di chi li padroneggia, dato che se utilizzati in modo esagerato potrebbero essere distruttivi e pericolosi.
Di fatto, la stessa protagonista, Alyssa, possiede un potere che lei fatica a tenere sotto controllo e che soltanto dopo averlo accettato ed essersi resa consapevole della sua portata, nonché con una buona dose di esercizio, riesce a manovrare e plasmare come lei desidera, ma ancora con molte riserve.
Ad ogni modo, concludendo il discorso sull'ambientazione, potete ben immaginare che creare un universo futuristico non sia una cosa particolarmente facile, soprattutto se si vuole dare l'impronta distopica, eppure Francesca ci è riuscita in modo davvero sorprendente!
Mi sono immaginata una Fengaris sempre dominata da un cielo perennemente grigio e nuvoloso, con questi grattacieli ultramoderni che svettano alti alti, le strade larghe e spaziose percorse da veicoli di ultima generazione super silenziosi e monopattini e skateboard che sfrecciano sollevati da terra, fiori blu e luminosi che decorano i marciapiedi e quella sensazione di sintetico e finto, di quiete e ordine sopra un sistema invece marcio e corrotto, razzista e specista.
E poi, fuori dal cuore pulsante della città, distese di radure e boschi in cui esistono le specie più disparate di piante e fiori, sempre dotati di una luce blu elettrica che illumina la notte senza stelle, come diamanti in una miniera. L'universo che l'autrice ha creato è qualcosa di silenzioso e dolce, di letale e pericoloso, dotato di questo timido alone bluastro di elettricità statica che pulsa costantemente, che vive, profuma, che incanta.
Non è da meno poi la caratterizzazione dei personaggi, partendo proprio da Alyssa, forte e fragile allo stesso tempo, che ha le sue insicurezze, certo, ma che rischia il tutto e per tutto per proteggere chi ama, per passare poi da Leon, l'amore della sua vita che lei crede essere eterno, ma che compirà una scelta che la spiazzerà e la annienterà e la fortificherà, ragazzo dalle idee ben chiare e i piedi ben saldi a terra, che sbaglia, come sbagliano tutti, ma che non per questo smetterà di amare e riprovarci.
Se poi parliamo dei miei personaggi prediletti, Julyan sicuramente occupa il secondo posto sul podio. Magician e combattente perfetto, nonché sfrontato e sempre pronto al confronto e alle battute sarcastiche, è un ragazzo dal passato torbido e segnato da sofferenze piuttosto pesanti, da paure (come del resto tutti loro) che si porta dietro da anni e che dovrà per forza di cose affrontare a testa alta.
Se saliamo sul gradino più alto del podio, invece, troviamo Edwin, il capo degli M-fighters, occhi di ghiaccio e carattere focoso e gelido al contempo, si merita il titolo di stronzo più sexy dell'anno e nemico giurato dei Magician, ma anche di componente della ship che in questo libro mi ha fatto perdere la testa, una ship che sprizza proibito, fuoco e fiamme da tutti i pori!
Personaggio femminile del mio cuore non poteva che essere la fiammeggiante Dahlia, caratterino impetuoso e per nulla facile, darà del filo da torcere a qualcuno di nostra conoscenza (non faccio spoiler he he ) e gli farà perdere testa, ragione, pazienza e anche il buon senso, il tutto condito da scintille esplosive di sensualità e passione brucianti.

Abbiamo quindi tutti gli ingredienti perfetti per una lettura col botto!
Lo stile di Francesca, anche se ricco di descrizioni dettagliate, non è prolisso e pesante, anzi, si presenta con una struttura scorrevole, che invoglia il lettore a voler saperne sempre di più, a voler conoscere la sorte che toccherà ad ogni singolo personaggio, nonché, ovviamente, come andrà a finire, passando per colpi di scena che ve lo dico io, vi lasceranno a bocca aperta e non vi sarà dato nemmeno il tempo per metabolizzarli!
Ci sono amicizia, amore, odio, dolore, passione e quel pizzico di spicy che non guasta mai, ma anche una buona dose di messaggi velati che l'autrice attraverso le sue parole, o almeno è l'impressione che ho avuto io, ci tiene a trasmetterci e regalarci, per poter fare poi nostri, come, ad esempio, il non aver mai paura di affrontare e mostrare cosa ci faccia più timore, poiché solo nel momento in cui conosciamo le nostre vere paure, accettandole. abbiamo anche poi il fegato di affrontarle.

Una lettura che quindi consiglio a tutti gli amanti del genere o a chi, come me, non lo ama particolarmente ma cerca sempre una lettura in grado di fargli cambiare idea, che stimoli e sorprenda. Promossa e consigliata!



LA MIA VALUTAZIONE 

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1 commento:

  1. Mi attira molto sia per il worldbuilding che per le tematiche, ma devo ammettere che trovo molto originalj i presupposti da cui parte la storia, mi incuriosisce tanto!

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