Nel terzo capitolo del Ciclo delle Ali Oscure, il conflitto tra umani dei Paesi federati del Patto Meridionale e gli Alati di Azra prosegue senza sosta, fino all'invasione della città di Cartago, dove la giovane umana Lyan Alba si è rifugiata per combattere la Lungimiranza. Lì, durante il periodo di stallo che segue l'occupazione, ritrova diverse persone amiche, ma anche coloro da cui si stava nascondendo. Inoltre, la comparsa del Falco Nero le complica l'esistenza, costringendola a prendere una decisione dolorosa e sofferta. La sua è una lotta interiore tra istinto di sopravvivenza e abbandono alle emozioni, e la scelta che ha di fronte è difficilissima: votarsi all'amore, scendendo a patti con il male che la circonda, o fuggire da esso, destinandosi a una vita di solitudine? Il contrasto tra ciò che si vuole fare e quel che si deve fare è ingestibile: Lyan non vorrebbe vivere nei rimpianti per la rinuncia dettata da un senso di giustizia, ma neppure convivere con il rimorso per il dolore che provocherebbe agli innocenti, cedendo ai ricatti del nemico. Come se tutto questo non bastasse, si troverà a camminare sulla linea di confine tra due schieramenti di Alati: le Ali di Fuoco, a cui appartiene Azalel, il suo amore del presente, e le Ali Spezzate, che andranno a risvegliare sentimenti ormai sopiti.
RECENSIONE
"Perché di una cosa sono sicuro: se ti perdessi, io morirei con te."
Buongiorno lettori e benvenuti o bentornati nel mio angolo
di carta ed inchiostro!
Oggi vi parlo di un finale di trilogia col botto, un volume conclusivo di una serie che ho amato sin dagli albori e che mi ha conquistata pagina dopo pagina: sto parlando di Dark Wings III - Ali Spezzate, di Krisha Skies, che ringrazio di cuore per la fiducia, assieme alla casa editrice Horti di Giano, che mi ha fornito le copie digitali in anteprima di tutti e tre i volumi.
Da dove posso cominciare?
Sapete perfettamente l'effetto che i finali di saga hanno su di me, e quanto io mi affezioni ai personaggi delle storie che mi sono piaciute di più, soprattutto se scritte ed argomentate bene.
Il caso di Ali Spezzate è proprio questo, una vicenda narrata in modo talmente avvincente che trascina il lettore in un vortice di emozioni contrastanti.
Non mi dilungherò più di tanto sulle scene di questo terzo ed ultimo volume, anche perché potrei inciampare il qualche spoiler, dunque mi limiterò a dirvi ciò che questa lettura mi ha trasmesso.
Cartago è ancora sotto assedio, le rivolte intestine animano
le strade della città, Lyan Alba, la protagonista, si trova al quartiere
generale delle Ali di Fuoco, assieme ad Azalel, il suo amante alato, col quale
vive una storia travagliata nascosta agli occhi degli altri umani, che in
qualche modo, seppur velatamente, la considerano al pari di una spia degli
Alati, vista la sua propensione allo stare con uno di loro.
L'inizio di questo volume si presenta piuttosto lento, tra l'avvicendarsi della storia tra i due protagonisti e la descrizione dell'attuale situazione che aleggia sulle diverse città.
Il generale Yeratel, capo delle Ali di fuoco, è distante, e quindi i due ragazzi possono vivere il loro amore in modo “libero” , per il contesto che lo permette certo, senza temere che l'uomo metta loro i bastoni tra le ruote.
Ma l'idillio dura poco, ed è proprio quando tornerà il generale che la vicenda inizia a vivacizzarsi, e ad esporre i primi colpi di scena, colpi di scena che, vi avverto, lasceranno il lettore piuttosto basito in alcuni punti, dato che probabilmente gli indizi sui volumi precedenti c'erano sicuramente, ma risulteranno essere solo le briciole di un progetto più grande, che verrà rivelato appunto in questo terzo libro.
Veniamo a scoprire qualcosa di più sulla vita di Azalel, il controverso protagonista maschile, che assieme a Lyan, si nota avere un cambiamento radicale di personalità rispetto agli altri volumi, nonostante rimanga ancora piuttosto incomprensibile a volte, impenetrabile, e apparentemente impassibile, anche se sotto sotto cela una dolcezza e una tenerezza che disarmano.
Di contro, anche Lyan l'ho trovata cambiata, più caparbia,
più mite di carattere ( a parte le rare esplosioni di rabbia e frustrazione), e
volenterosa di far andare bene le cose tra lei e Azalel, senza doversi più
nascondere dal mondo, più speranzosa, con il desiderio di costruirsi un futuro
finalmente vivibile, nonostante il potere della Lungimiranza continui a tenerla
sotto scacco.
Vi anticipo già che alcune decisioni dei nostri protagonisti
vi manderanno in bestia, io stessa ho trovato faticoso alle volte entrare in
empatia con Azalel mentre faceva cose o ne pensava altre, perché ritenevo
stupido da parte sua un comportamento del genere, eppure non riuscirete ad
odiarlo in modo viscerale, perché Azalel apparirà come un personaggio grigio,
che cioè non si schiera dalla parte di nessuno, se non dalla sua e di quella
della sua amata.
Vi riuscirà difficoltoso in alcuni momenti capirlo e comprenderlo, così come vi succederà la stessa cosa con Lyan e i suoi colpi di testa, ma di contro non riuscirete a fare a meno di volergli bene, di provare affetto e tenerezza, quasi pena, per lui e il suo passato, che ancora incide nel presente.
Se cercate lo spicy, questo libro non fa per voi, e per
fortuna!, dico io, perché l' "iper eroticizzazione" di un'opera, a parere mio, sta
davvero stancando, cadendo in stereotipi banali e cringe, di conseguenza se
volete del buon, sano romance, lo troverete, più preponderante rispetto agli
altri due volumi, in quanto l'autrice qui si concentra proprio sulla storia
d'amore e il suo sviluppo, e perché no? I nostri protagonisti avranno anche dei
momenti di intimità, ma descritti con talmente tanta delicatezza e dolcezza,
che persino io non essendo amante del romance, ho davvero apprezzato.
Come sempre la penna precisa e minuziosa di Krisha non si
smentisce, riconfermando uno stile pulito, descrittivo al punto giusto senza
mai stancare e scivolare nel prolisso, farcito di dialoghi credibili e
veritieri, non quella solfa di frasi fatte, trite e ritrite, nonché una trama
sviluppata molto bene e che non si risparmia plot twist interessanti e un
finale che lascia il lettore soddisfatto, dopo un'enorme lago di sofferenza,
che non guasta mai.
Una degna conclusione per una delle saghe fantasy più
coinvolgenti, toccanti e romantiche del panorama italiano.
Oggi vi parlo di un finale di trilogia col botto, un volume conclusivo di una serie che ho amato sin dagli albori e che mi ha conquistata pagina dopo pagina: sto parlando di Dark Wings III - Ali Spezzate, di Krisha Skies, che ringrazio di cuore per la fiducia, assieme alla casa editrice Horti di Giano, che mi ha fornito le copie digitali in anteprima di tutti e tre i volumi.
Sapete perfettamente l'effetto che i finali di saga hanno su di me, e quanto io mi affezioni ai personaggi delle storie che mi sono piaciute di più, soprattutto se scritte ed argomentate bene.
Il caso di Ali Spezzate è proprio questo, una vicenda narrata in modo talmente avvincente che trascina il lettore in un vortice di emozioni contrastanti.
Non mi dilungherò più di tanto sulle scene di questo terzo ed ultimo volume, anche perché potrei inciampare il qualche spoiler, dunque mi limiterò a dirvi ciò che questa lettura mi ha trasmesso.
L'inizio di questo volume si presenta piuttosto lento, tra l'avvicendarsi della storia tra i due protagonisti e la descrizione dell'attuale situazione che aleggia sulle diverse città.
Il generale Yeratel, capo delle Ali di fuoco, è distante, e quindi i due ragazzi possono vivere il loro amore in modo “libero” , per il contesto che lo permette certo, senza temere che l'uomo metta loro i bastoni tra le ruote.
Ma l'idillio dura poco, ed è proprio quando tornerà il generale che la vicenda inizia a vivacizzarsi, e ad esporre i primi colpi di scena, colpi di scena che, vi avverto, lasceranno il lettore piuttosto basito in alcuni punti, dato che probabilmente gli indizi sui volumi precedenti c'erano sicuramente, ma risulteranno essere solo le briciole di un progetto più grande, che verrà rivelato appunto in questo terzo libro.
Veniamo a scoprire qualcosa di più sulla vita di Azalel, il controverso protagonista maschile, che assieme a Lyan, si nota avere un cambiamento radicale di personalità rispetto agli altri volumi, nonostante rimanga ancora piuttosto incomprensibile a volte, impenetrabile, e apparentemente impassibile, anche se sotto sotto cela una dolcezza e una tenerezza che disarmano.
Vi riuscirà difficoltoso in alcuni momenti capirlo e comprenderlo, così come vi succederà la stessa cosa con Lyan e i suoi colpi di testa, ma di contro non riuscirete a fare a meno di volergli bene, di provare affetto e tenerezza, quasi pena, per lui e il suo passato, che ancora incide nel presente.
LA MIA VALUTAZIONE
🍂🍂🍂🍂, 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂
Nessun commento:
Posta un commento