sabato 7 novembre 2020

Blogtour "Le cronache di Alaster Drago" - Recensione

 




TRAMA

Sono passati secoli dalla terrificante guerra contro il Vuoto. I Draghi hanno abbandonato i mortali a loro stessi e qualsiasi forma di magia spontanea sembra quasi scomparsa del tutto. Ciò che ne è rimasto sono  dissapori tra le diverse razze: gli elfi si sono isolati nella loro foresta da tempo, e i nani, decimati da sanguinose guerre, restano rintanati nei loro domini. Gli umani e le mezze razze si sono spartiti il resto. E’ in questo scenario che il destino di Alaster, un giovane mercenario, si intreccia con quelli del mezz’uomo Marcel e della Maga Myra durante la ricerca del preziosissimo Occhio del Drago, portandolo al risveglio di un antico potere sopito dentro di lui e alla sbalorditiva coscienza delle sue misteriose origini. Leonardo Tomer ci accompagna attraverso i luoghi incantati di Jordin, abitati da creature leggendarie, dove spesso i personaggi si troveranno coinvolti in duelli estremi. Magia, amicizia e avventura si incontrano in ambientazioni suggestive e accattivanti, rendendo questo romanzo una lettura avvincente a cui appassionarsi.

RECENSIONE

Il libro di Leonardo Tomer è un fantasy che possiamo collocare nella sezione epic, dato che è ambientato in un regno inventato, ma tuttavia in un'epoca che ha chiari riferimenti al periodo medievale dove esistono oltre ai normalissimi esseri umani, anche fate, elfi, draghi, maghi, troll, goblin ed ogni sorta di creatura fantastica che potremmo immaginare.
Alaster è un giovane mercenario a caccia di avventura, un ragazzo socievole con tutti, ma scaltro e con un certo fiuto per gli affari ed i guai, il quale durante una delle sue missioni s'imbatterà nel mezz'uomo Marcel e di seguito nella mezza elfa, nonché maga, Myra.

La vicenda si snoda tra terreni paludosi ed ingannevoli abitati da creature disgustose e puzzolenti come solo i goblin ed i troll possono essere, creature crudeli e spietate (ma anche piuttosto prive di intelletto, inclini al farsi guidare da qualcuno con un briciolo di cervello in più), al lusso ed il pregio della Città imperiale, per poi passare dal territorio comandato dalla Gilda dei mercenari a cui appartiene il nostro protagonista principale, Alaster.

La storia procede in modo fluido, lo stile di scrittura è semplice, privo di fronzoli e descrizioni pesanti, ma tuttavia diretto ed efficace, reso ancora più avvincente dalla metà del libro in poi, dove si passa all'azione più fitta e al capovolgimento della situazione che fino alla prima metà rimane, diciamo, leggermente in stasi.
Essendo il primo libro di una serie, è una specie di introduzione al regno di Jordin e alla vera natura di Alaster che ci viene rivelata proprio verso la fine, dove possiamo assistere alla comparsa delle creature che danno il nome anche al libro: i draghi e dopo di loro, pure le viverne.

Nonostante i temi di fondo siano l'amicizia, l'onore e, anche se celato ma prevedibile, l'amore, non sono riuscita ad entrare totalmente in empatia coi personaggi, nel senso che non sono riuscita a provare nessuna sensazione, nessuna emozione che mi facesse provare pena o tenerezza o che mi facesse sentire in un certo modo di fronte ai sentimenti dei personaggi: non mi sono sentita coinvolta appieno nella vita dei protagonisti, nelle loro scelte e nei loro dubbi.

A parte questo ho apprezzato il linguaggio tecnico utilizzato dall'autore per descrivere le scene di combattimento, si nota che Leonardo ha una conoscenza approfondita della scherma e del confronto armato, e questo è un aspetto che ha arricchito molto anche dal punto di vista lessicale l'esposizione di tali scene , rendendole ovviamente più veritiere e logiche.

Una cosa che mi è piaciuta molto, oltretutto, è la leggenda che si legge all'inizio del libro in cui si parla di come abbiano avuto origine i draghi e come vengono classificati (shame on me ho un'adorazione inspiegabile per il Drago del Vuoto, il drago cattivo della storia) e a cosa abbia dato origine la loro antica battaglia.

Nel complesso, questo libro mi è abbastanza piaciuto e lo consiglierei anche ad un pubblico più giovane, magari anche a bambini perché no? 
Un fantasy dove ci sono i draghi è sempre curioso da leggere, se poi ci aggiungiamo mercenari, creature magiche, intrighi di corte e complotti orditi nell'oscurità, cosa volete di più?

LA MIA VALUTAZIONE

🍂🍂🍂 , 5 \ 🍂🍂🍂🍂🍂


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