mercoledì 18 novembre 2020

Blogtour "Alice Dorothy Wendy" - Lewis Carroll: quanto c'è di lui nelle sue opere?

 



TRAMA

Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. Wendy, l’amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere. Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz. Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. Questo libro è l’occasione per rileggere i tre romanzi – Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e Il Mago di Oz -, cogliendone la grande modernità.

LA DUALITA' DI LEWIS CARROLL

Grazie a Rossella di Twinsta Book e ad Oscarvault che mi hanno permesso di partecipare a questo splendido blogtour, oggi vi porto la mia tappa sul controverso personaggio di Lewis Carroll.
Mettetevi comodi perché ci sarà un bel po' da dire e spero che l'articolo vi piaccia!

Lewis Carroll è lo pseudonimo di Charles Lutwidge Dogson, il terzo di undici fratelli cresciuto da una famiglia di origini irlandesi e di impronta anglicana.
Già dalla tenera età Charles dimostra di essere un ragazzino precoce, tuttavia l'essere nato mancino ( per la mentalità dell'epoca nascere mancini era come una maledizione) ha scatenato nei genitori il desiderio compulsivo di correggere assolutamente questa pecca, e secondo alcune fonti fu proprio il metodo rigido e severo che usarono nei suoi confronti a renderlo poi balbuziente. 
La balbuzie fu pesantemente penalizzante per la sua carriera e nella sua vita in generale, soprattutto nel lato sociale, tuttavia questo non gli impedì di scrivere numerosi racconti e poesie ispirati al mondo dell'infanzia a cui lui era davvero molto affezionato.
Prima di pubblicare le sue prime raccolte, Charles scrisse diversi saggi sulla matematica, divenendo così una delle figure più importanti nel campo del XIX secolo; solo in seguito si appassionò al mondo della scrittura e della fotografia, e qui entra in gioco lo pseudonimo di Lewis Carroll.

Diverse sono le teorie che aleggiano attorno a questa ben conosciuta ma ancora misteriosa figura.
Alcuni lo vorrebbero semplicemente come una sorta di angelo custode di tutti i bimbi, creatore di favole in cui ogni fanciullo potesse estraniarsi dalla rigidità di una società in cui l'educazione e un giusto modo di porsi erano le basi da cui partire per una vita all'insegna del successo e del potere.

La maggioranza delle teorie però, affermerebbe che Carroll fosse veramente un pedofilo, un amante appassionato di bambine che adorava fotografare in pose alquanto ambigue, adescandole vagando per le strade col suo borsone di caramelle e dolcetti, convincendole a farsi immortalare in modi troppo provocatori e voyeuristici per delle semplici fotografie.
Questi fatti fecero quindi sorgere nell'opinione pubblica il dubbio che Carroll fosse quindi attratto in modo morboso dalle bambine, tuttavia nell'epoca vittoriana non era raro che i bambini venissero ritratti come in vere e proprie opere d'arte anche in atteggiamenti non del tutto puri ed innocenti.
(In quel periodo purtroppo i bambini che non godevano di una certa posizione sociale, erano relegati a lavorare in fabbrica per quattordici- quindici ore al giorno, sfruttati fino all'osso, mentre una buona fetta delle prostitute che abitavano a Londra era composta da ragazzine dai dieci ai dodici anni.
Oltretutto, anche le bambine che invece avevano avuto la "fortuna" di nascere in famiglie abbienti dovevano comunque sposarsi giovanissime con uomini molto più vecchi di loro. 
Di conseguenza la creatività e la genuinità di alcuni bambini venivano soffocate sul nascere per crescere dei piccoli adulti già in grado di interfacciarsi con la società.)

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

La passione più grande e bruciante dello scrittore fu indirizzata in particolare verso la piccola Alice Pleasance Liddell, alla quale si ispirò per creare una delle opere più fantastiche ed iconiche nel panorama classico degli ultimi secoli.
Si vocifera, inoltre, che la giovane Alice avesse un fascino preraffaelita che colpì al cuore anche un altro uomo, il collega di Carroll e poeta John Ruskin.

Secondo i più polemici, Alice nel paese delle meraviglie sarebbe un contenitore di oscenità e doppi significati, farcito di tutte le fantasie perverse dell'autore, scritto con lo scopo di sedurre ed ammaliare la giovane Alice Liddell.
Ma ovviamente questo rimane il pensiero di alcuni ferventi sostenitori dell'epoca della teoria secondo la quale Carroll fosse un pervertito pedofilo; se la analizziamo più attentamente, invece, potremmo comprendere che l'opera sia volutamente una critica velata ed ironica, una sorta di satira, sulla società vittoriana, scandita da regole troppo ferree e comportamenti esagerati, adatti a mantenere un certo aplomb.

In Alice nel paese delle meraviglie, infatti, nulla ha un senso, tutto è capovolto, la gente cresce e rimpicciolisce bevendo e mangiando cose di cui non conosce nemmeno la provenienza, c'è la totale assenza di gravità, ognuno vive a modo suo, si festeggiano i non-compleanni e a comandare su tutto e tutti c'è la Regina di Cuori, una reale che non segue nessuna regola razionale e che in modo ingiusto taglierebbe la testa a tutti solo per averle disobbedito. 
E poi vogliamo parlare di Alice che manda al diavolo la Duchessa e la Regina stessa?
Che razza di bambino disonorerebbe un regnante in quel modo? Accade solo nel Paese delle Meraviglie!

Possiamo quindi dire che Alice nel paese delle meraviglie è un libro per bambini che non vuole insegnare una morale, non vuole insegnare una storia, ma vuole semplicemente essere una scappatoia in una dimensione spensierata e priva di regole per tutti i bambini (ma anche per gli adulti) che giorno dopo giorno devono affrontare il peso di una routine pressante e noiosa e che hanno bisogno di staccarsi dal grigiore quotidiano per entrare in un mondo colorato ed abitato da creature bizzarre che fanno e dicono cose senza senso.

Per quanto ci provi, la povera Alice non riuscirà mai ad abituarsi alla società bizzarra in cui s'imbatterà nel suo Paese delle meraviglie, e questo è un chiaro segnale che rappresenta una persona incapace di sentirsi adeguata alla società alla quale appartiene, che probabilmente si rifiuta di diventare adulta (il continuo cresci e rimpicciolisci), che non vuole affrontare la realtà della società che si trova lì fuori.

E chi si aspettava che Alice nel paese delle meraviglie contenesse tutti questi significati?
Che celasse una forte critica verso la società dell'epoca accolta con super entusiasmo dalla stessa società che veniva additata dallo scrittore come troppo rigida ed inoppugnabile?

Carroll rimane ancora oggi il principe del non-sense ( La caccia allo Snark è un altro capolavoro del genere dell'autore se vi interessa!) e Alice col suo Paese delle meraviglie rimane, almeno per me, un posto sicuro in cui rifugiarmi, nonostante i miei ventotto anni suonati, quando ho bisogno di staccare la spina e farmi una bella tazza di tea assieme al Cappellaio, al Ghiro e a quella pazza isterica della Lepre Marzolina!













 


13 commenti:

  1. Ciao :)
    Quante cose non sapevo!
    Alcune sono teorie senza prove? Può essere che magari lo volevano rovinare?
    Oppure ci sono prove dell'epoca?
    Che storia, cavolo!
    (AlessandraNekkina9372)

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    1. Allora diciamo che le teorie convergono tutte verso una certezza: Lewis Carroll se visto con l’ottica di oggi era un pedofilo. Amava le bambine e le fotografava anche nude, ma c’è da considerare che i bambini venivano immortalati proprio in quel modo durante l’epoca vittoriana. Il fatto che andasse in giro a corromperle con le caramelle è vero. E anche che condividesse la sua passione per Alice con l’altro poeta. È anche vero che comunque ci sono tantissime teorie su quest’uomo che faremmo mattina ad elencarle tutte 😂

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    2. Che io sappia non sono teorie senza prove, poiché alla morte di Carroll le foto sono state trovate veramente, quindi è tutto provato ed è uno degli aspetti che trovo più disturbante di Alice nel paese delle meraviglie. Con tutta probabilità, anche Barrie era pedofilo...

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    3. Ecco, quella di Barrie non la sapevo e ora è ancora più disturbante.

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  2. Hai scritto come al solito un articolo.piacevolissimo ed interessante. Grazie di cuore

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  3. Questo articolo è super interessante, fonoscevo in parte la storia di Carroll ma hai trovato un sacco di approfondimenti super interessanti!

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  4. Che articolo super interessante e ben scritto. Tante cose mi erano nuove

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    1. Grazie! Alcune le ho scoperte anche io facendo le ricerche!

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  5. Come sempre un post stupendo, non conoscevo tutte le dicerie e le polemiche che circondano questo autore e a quanto pare non è stato proprio un santo. In ogni caso devo prima leggermi il libro per farmi un'idea anche se mi sa continuerò a leggere pareri sulla vita di Carroll.

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