sabato 21 novembre 2020

Recensione "Nell'antro dell'alchimista" - Angela Carter

                                                                  

TRAMA

Angela Carter, autrice del Novecento inglese dotata di una fantasia inesauribile, trovò la sua forma espressiva ideale nel racconto; è al racconto che affidò il suo testamento letterario e fu esso a consacrarla come una delle autrici di spicco della sua epoca. Questo secondo volume della ricca raccolta "Nell'antro dell'alchimista" contiene "Venere nera", in cui la scrittrice reinventa la storia di alcune grandi figure della letteratura: Jeanne Duval, la musa affascinante e riluttante di Baudelaire che non ha mai chiesto di essere chiamata Venere nera, è intrappolata nella passione malata del poeta; Edgar Allan Poe dimostra in ogni pensiero e azione quanto avevano ragione i suoi amici quando dicevano che «chi beve prima di far colazione è perduto»; Puck, il folletto di Sogno di una notte di mezza estate, circondato da fate affette da un terribile raffreddore, smania d'amore omosessuale per un essere inafferrabile. Il volume include anche i racconti di "Fantasmi americani", che intreccia storie del Nuovo e Vecchio Mondo: Lizzie Borden, la ragazza che uccide i genitori a colpi d'accetta, fa un'inconsueta gita al circo; un giovane pianista stringe un patto col diavolo in un bordello del Sud; un onesto studente viene accompagnato in un viaggio attraverso gli ambigui residui dell'Età dell'Oro hollywoodiana; la Maria Maddalena di Georges de La Tour subisce alcune straordinarie trasformazioni... Angela Carter mescola meravigliosamente storia, finzione, invenzione, critica letteraria, dramma e commedia, alto e basso in una gloriosa raccolta di storie piena di contraddizioni e sorprese come la vita stessa.


RECENSIONE

"Sono tristi, infinitamente tristi le sere d'autunno avanzato. Sono colorate di rosa e di malva, sfumate di grigio. Tristi da stringerti il cuore. In cielo le volute larghe, vistose di nuvole segnano il commiato del sole. L'angoscia scende sulla città."


Non conoscevo Angela Carter fino a quando spulciando sul sito di Fazi editore ( che a proposito ringrazio moltissimo per avermi spedito il file!), ho notato tra le tante nuove uscite questa raccolta di racconti, incorniciata da una splendida copertina che richiama al mondo delle favole e di un certo tipo di oscuro folklore.
Angela Carter è un'autrice del Novecento a cui va tutta la mia stima, non solo per essere riuscita a mettere per iscritto tutto ciò che le abitasse nella mente in modo bizzarro, totalmente nonsense, mescolando razionalità e fantasia in un universo onirico che sprizza tragedia e commedia da tutti i pori, ma anche per il suo fervente femminismo che lascia un'impronta evidente in ognuno dei suoi racconti.


"D'Ottobre, quando la notte la luna è una falce sottile sottile, quando la terra, perché tutto sia ancora più misterioso, nasconde nella sua ombra la complice rilucente degli assassini - in notti del genere, si può dire che la luna sia nera.".


Ovviamente non starò qui ad elencarvi passo passo tutti i racconti presenti nella raccolta, sia per non incappare in spiacevoli spoiler, sia per non rovinare l'atmosfera cupa ed al contempo lucente che l'autrice è riuscita a donare a tutte le sue creature, tuttavia vorrei soffermarmi sui temi più ricorrenti e sui passaggi che più mi hanno colpita durante la lettura.

La scrittura di Angela è pura poesia.
Vi troverete catapultati in assolate giornate d'Estate all'interno di bordelli in cui non tutto è come sembra, e dove giovani pianisti dall'aria aristocratica ed impettita nascondono in realtà il più terribile dei segreti, la più aberrante delle azioni: si può vendere la propria anima per l'infallibilità di un proiettile? Verrete accolti nei boschi più piovosi di sempre, in cui le fate non fanno altro che starnutire ed imprecare, in cui la vera natura, la doppia natura di un giovane dio, sarà anche la fonte del desiderio bruciante di re Oberon e della consorte Titania; conoscerete bambine selvagge cresciute dai lupi, affascinanti donne che diventeranno le muse dei poeti più maledetti e più conosciuti della storia, capirete cosa si cela nella mente di chi un giorno si sveglia decidendo di porre fine alla vita dei propri genitori a colpi di accetta.

La cosa che mi ha fatta innamorare di questa raccolta, infatti, è che la scrittrice abbia saputo rielaborare e riadattare alcune delle opere classiche più famose ( includendo alcuni dei loro personaggi) in modo da partorire delle visioni distorte, bizzarre, apparentemente senza senno, ironiche e deliranti delle opere stesse, stando bene attenta ad inserirci però un argomento di fondo che non passasse inosservato.


"Perché Oberon dall'ira è quasi pazzo
perché lei, come paggio, ha un bel ragazzo
che a un principe dell'India fu rapito,
ed è il suo più soave favorito-
Questi, il geloso re vorrebbe avere!"


Se facciamo riferimento al racconto tratto da Sogno di una notte di mezza Estate, infatti, il protagonista è un ermafrodita, donna e uomo assieme, l'equilibrio di due sessi che non ha bisogno di qualcun altro al proprio fianco per essere un individuo completo, ma al contempo desiderato da tantissime altre creature che bramano il suo sesso appunto perché provvisto di una dualità.
Ogni creatura del bosco ama Hermy Tutto Oro.
E la scrittrice sta bene attenta a specificare che Hermy non è un ragazzo, ma nemmeno una ragazza!
E badate bene che il fatto che venga definito tale, l'autrice vuol fare presente, è semplicemente una limitazione del patriarcato, una definizione patriarcale.
Procedendo nella lettura ho notato inoltre che la figura della donna viene rappresentata quasi sempre come una figura forte, con voglia di indipendenza e che non ha bisogno di un uomo per farsi strada nella società, nonostante stiamo parlando comunque di un'epoca in cui la donna veniva bistrattata dalla società stessa. 
Possiamo definire Angela Carter una scrittrice all'avanguardia?
Certo che sì! Il suo femminismo ben si mischia al nonsense di cui sono impregnati i suoi racconti, dove erotismo e femminilità vengono messi in risalto sullo sfondo di vicende alle volte puramente macabre, gotiche, horror, ma sempre arricchite da componenti fantasy che personalmente ho trovato un connubio perfetto.

Il desiderio di far spiccare la figura femminile non più come l'ombra di una società patriarcale, ma come individuo ben distinto dotato della propria indipendenza, della propria forza di volontà e del proprio coraggio di vivere appieno la propria sessualità, svetta soprattutto nei racconti Venere Nera, in cui Jeanne Duval diventa la musa ispiratrice del maudit Baudelaire, dove viene affrontato di petto anche l'argomento ostico del colonialismo e dello schiavismo, ma soprattutto in Nostra signora dei massacri, in cui viene descritta, con scopi non solo di intrattenimento, la drammatica situazione degli indiani d'America sterminati in massa dagli uomini della corona inglese.

Angela Carter racconta anche di ciò che di più profondo può celare l'animo umano, delle dipendenze, delle malattie, fisiche e mentali, citando la velata malinconia di Edgar Allan Poe e della sua amata cugina Virginia, presa in moglie troppo giovane e destinata a consumarsi in uno stile di vita che le stava estremamente stretto. 
Volete un brano adatto a questo periodo dell'anno, in cui il Natale si avvicina con inquietante velocità?
Le navi fantasma fa proprio per voi! 
Un racconto in cui si tenta di soffocare lo spirito del Natale, considerato immorale, pagano, demoniaco, ma che torna, torna sempre, più forte di prima!


"Indubbiamente è una pratica paganeggiante e certo volgare quella di festeggiare la nascita del Nostro Salvatore con banchetti, bevute e spettacoli osceni di mimo e mascherate."


E se volete tornare bambini, tranquilli, c'è sicuramente qualcosina che fa per voi!
Immergetevi nella lettura dell'oscura fiaba di Covacenere, ovvero Il fantasma della madre, ce ne sono ben tre versioni, così potrete scegliere quella che più vi piace!
Oppure se siete più schizzinosi e non potete immaginarvi una delle sorellastre che per far calzare a pennello la famosa scarpetta si trancia via di netto le dita dei piedi, potete sempre recarvi a Praga, assieme ad Alice, nel gabinetto delle meraviglie e fare conoscenza dell'assistente del Dottor Dee, l'Uomo di Latta!
Ce n'è per tutti gusti!

"...e dove, in via degli Alchimisti, c'è una certa casa che diventa visibile solo quando cala la nebbia."

Ragazzi, ma che ve lo dico a fare?
Se come me siete amanti delle fiabe rivisitate in chiave dark, macabra, dove non esiste il lieto fine, se come me amate le donne forti, che sbagliano, certo che sbagliano, ma che sono sempre pronte a rialzarsi più grintose di prima, senza aver paura del giudizio degli altri, se come me non avete paura di leggere di cose bizzarre che ne richiamano di più bizzarre, allora, signore e signori, questo è il libro giusto per voi!


LA MIA VALUTAZIONE 

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4 commenti:

  1. Sento che questo libro fa proprio al caso mio, adoro il nosense e ho già letto una raccolta di racconti che sembra simile a questa! Va dritto in Wish list 😍

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  2. Devo assolutamente recuperarlo! Questa CE fa tantissimi titoli interessanti, ma la mia giornata è fatta solo di 24 ore

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